PARI @Explora – Il Percorso gioco sulle Pari opportunità
Molto spesso cerco di capire come educare al meglio mio figlio, come fare in modo che stia bene e cresca il più consapevole possibile. Così, mi guardo in giro, alla ricerca di occasioni di crescita per me e per lui.
Qualche giorno fa insieme ad alcuni suoi amici ho portato Ascanio a PARI, il percorso gioco sulle Pari Opportunità per approfondire diritti e doveri, uguaglianza e unicità superando gli stereotipi, che si trova da Explora, il Museo dei Bambini di Roma.
Devo dire che è stata una giornata speciale, non solo per Ascanio e i suoi amici, ma anche per me.
Pari è aperta al pubblico dal 23 novembre scorso e offre a bambini, famiglie e scuole l’opportunità di riflettere e approfondire il tema delle Pari Opportunità. Questo attraverso un percorso gioco, composto da 11 allestimenti interattivi e attività didattiche, ispirate al “learning by doping” ovvero un tipico approccio dei musei dei bambini.
Attraversando gli 11 allestimenti, mentre Ascanio e i suoi compagni interagivano felici, come genitore mi sono resa conto di quanto sia importante creare attività rivolte a bambini e bambine senza distinzioni, attività scientifiche e di scoperta devono essere fornite a tutti.
Spesso, la società ci porta a indirizzare le scelte dei bambini e delle bambine, senza ragionare o domandarci quali sarebbero le reali inclinazioni dei nostri figli.
Penso ai libri di letteratura per l’infanzia, all’abbigliamento, alle proposte cinematografiche, ai giochi da maschi e da femmine e a tutti quei condizionamenti a cui i bambini e le bambine di oggi sono sottoposti.
Pari è davvero un’occasione per trasmettere anche ai bambini la cultura di inclusione e iniziarli all’educazione finanziaria.
L’autonomia emotiva, soprattutto quella delle future donne ma non solo, necessità di un autonomia economica, per questo è importante costruire strumenti utili a comprendere il mondo in cui viviamo e, quindi, a combattere le disuguaglianze.
Molte ricerche evidenziano come, fin da piccoli, maschi e femmine, vengono trattati in modo diverso quando si parla di denaro. Ad esempio si intende dare la paghetta più ai maschi che alle femmine e a retribuire meno queste ultime per piccoli lavori fatti in casa, perché in qualche modo si dà per scontato che sia un loro compito.
Questo e altri atteggiamenti abituali del nostro modo di educare, creerà un retroterra per quello che poi sarà il futuro, non solo delle bambine, che saranno indirizzate alla “cura”, ma anche dei bambini che dovranno portare il peso della realizzazione economica e lavorativa di tutta la famiglia.
A Pari Ascanio ha potuto partecipare a un laboratorio di Realtà Virtuale per la ricerca di metodi didattici innovativi. Attraverso il gioco si può imparare, ma anche ad esprimere la propria identità, i propri desideri, le proprie inclinazioni.
È fondamentale parlare ai bambini di Pari Opportunità, educarli fin da piccoli a superare gli stereotipi di genere e le differenze, in modo da realizzare un futuro in cui sia possibile una parità di genere. La disparità di genere è ancora uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile, la crescita economica e alla lotta contro la povertà.
I nostri bambini devono sapere come muoversi nel mondo, devono avere la possibilità di scegliere, non in base alle costruzioni sociali ma al loro essere.
E come genitori dovremmo fornirgli queste possibilità.
Dopo aver visitato Pari sono sorte domande e riflessioni da parte di Ascanio e dei suoi amici che mi hanno piacevolmente colpita, quella giornata ci ha permesso di guardare la realtà in maniera più profonda.
Come genitore mi ha portato a riflettere su cosa significhi nel concreto sensibilizzare entrambi i generi alle carriere scientifiche ingegneristiche, non ostacolare bambine e bambini nelle loro scelte sportive o negli hobby, promuovere l’autostima e la consapevolezza.
Un bambino può essere ciò che desidera, per questo è importante far conoscere ballerini e ballerine, scienziate e scienziati, astronauti e astronauti. Uomini e donne che hanno sfidato gli stereotipi per avere successo in settori storicamente a disparità di genere e per questo rimane fondamentale sensibilizzare i bambini e le bambine all’indipendenza economica, ovvero avere la capacità e mezzi per vivere con dignità e non dipendere emotivamente.
Quante volte abbiamo sentito frasi come questa: “Non fare il maschiaccio! Non piangere come una femminuccia!” e quante volte queste frasi hanno condizionato la nostra vita o la vita dei nostri figli?
Alcuni studi, evidenziano che le bambine all’età di 6 anni pensano di essere meno intelligenti dei loro compagni maschi, di avere meno possibilità e di essere meno geniali.
Succederà, quindi, che verranno indirizzate verso le materie letterarie mentre ai compagni maschi si richiederà abilità scientifiche e logico-matematiche, come se ci fosse una qualche predisposizione genetica.
In realtà, oggi, la scienza afferma che i due sessi sono fondamentalmente simili per personalità, capacità cognitive, aggressività e leadership, quindi le “ipotetiche predisposizioni” ,spesso, non sono altro che condizionamenti sociali, in poche parole, stereotipi.
Leggi e norme sociali sfavoriscono spesso le ragazze, le donne, precludono loro l’accesso alla sanità all’istruzione, alle posizioni decisionali, alle risorse finanziarie al mercato.
È importante fare in modo che i nostri bambini sappiano sviluppare il loro potenziale, valorizzare le loro risorse, all’interno di un sistema in cui tutti, maschi e femmine, possano beneficiare degli stessi diritti.
Mentre tornavamo a casa, dopo aver visitato Pari, io e Ascanio abbiamo parlato parecchio. L’attenzione si è concentrata su ciò che lui desidera davvero, a partire dall’abbigliamento, dai giochi e dall’attività sportiva. E si è chiesto forse per la prima volta se le sue scelte erano state dettate da un desiderio reale o da un condizionamento.
Come genitori abbiamo il dovere di aiutare i nostri figli non solo a capire chi sono, ma cosa è giusto per tutti. Se sapranno riconoscere le differenze, sapranno capire se stessi e formare piano piano la loro identità.
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PARI si può visitare da Explora, il Museo dei bambini di Roma
Via Flaminia, 82, 00196 Roma
Età: dai 6 anni
Quando: dal martedì alla domenica, nei turni delle 10.00, 12.00, 15.00 e 17.00.
Modalità di visita: percorso incluso nel biglietto d’ingresso.