Gli albi illustrati di febbraio: Il nemico
Vincitore di numerosi premi internazionali – Prix littéraire de Plessis Robinson (Francia 2011), Outstanding International Books USBBY (Usa 2010), Chinatimes Best Album for Kids (Taiwan 2009), Prix Bernard Versele (Belgio 2009), – L’ennemi di Davide Calì e di Serge Bloch è finalmente disponibile nella sua edizione italiana Il nemico, grazie al progetto editoriale di Terre di mezzo.
Che cos’è Il nemico? Un albo illustrato? Un poemetto in prosa raccontato attraverso le immagini? Una canzone illustrata? Qualunque definizione si scelga, il rischio è di sminuirne il prezioso valore artistico.
Il solo veicolo espressivo che resta all’uomo dinanzi all’insensatezza di certe faccende tipicamente umane è infatti l’arte nella sua accezione più ampia e indipendentemente dal suo medium (immagine, materia, corpo, parola, suono).
È possibile spiegare che cos’è la guerra ad un bambino? Perché esistono nemici da combattere e da uccidere?
L’illustratore francese Serge Bloch e il fumettista, illustratore e autore per ragazzi svizzero Davide Calì, con due figure umane appena abbozzate, due buchi fotografati nella carta, che appaiono come due profonde lacerazioni dell’umanità dell’uomo, e poche parole semplici e garbate, dotate di ironia sottile e poetica, con Il nemico dimostrano che raccontare l’assurdità della guerra è possibile, che anzi è persino necessario, se si vuole comprendere il significato profondo della pace.
È scoppiata la guerra, non c’è niente. Forse un deserto, due buchi, e due soldati che hanno perso la cognizione del tempo e forse della vita stessa. Sono nemici. Sui manuali che i superiori hanno consegnato loro insieme al fucile quando li hanno spediti in guerra c’è scritto tutto del nemico: «dice che dobbiamo ucciderlo prima che lui uccida noi, perché è crudele e spietato […]. Il nemico non è un essere umano».
I due uomini soldati, rispettivamente uno nemico dell’altro, trascorrono le giornate e le notti nascosti nel buco: «il nemico è là ma non si vede mai».
In comune i due nemici hanno la fame, la noia delle giornate immobili e solitarie, la paura di morire. Ma c’è una differenza enorme tra me e lui, dice uno dei due soldati dell’altro: «Lui è una bestia, non ha pietà di nessuno […]. È colpa sua se c’è la guerra. So queste cose perché non sono uno stupido, le ho lette sul manuale».
Ma la guerra si è portata via tutto, persino la guerra stessa. Non si sentono più i cannoni. Il soldato nascosto nel buco comincia a dubitare dell’esistenza stessa del mondo ormai. E in questo contesto di desolazione estrema, apocalittica, il soldato trova la forza per affrontare il nemico e riscattare la sua umanità. Anche il nemico decide di fare lo stesso.
Di notte i due soldati si camuffano seguendo le istruzioni ciascuno del proprio manuale e si recano uno nel buco dell’altro, dove trovano le stesse scatolette di carne secca, le stesse barrette di vitamine, perché entrambi, nel buco, hanno fame.
Ma trovano anche le foto delle rispettive famiglie e un manuale molto simile, che demonizza il nemico come un mostro.
Adesso il soldato conosce il suo nemico, sa che è un uomo e non un mostro, che è stanco, che ha una famiglia dalla quale desidera tornare vivo e libero.
«Il manuale dice solo bugie». Adesso i soldati lo sanno, si conoscono, si sono incontrati attraverso piccole cose trovate uno nel buco dell’altro. Adesso basterebbe veramente poco per porre rimedio alla guerra: basterebbe dal buco alzare gli occhi al cielo, alle nuvole o alle stelle, per capire che i confini geografici, culturali e politici sono l’esito di una brutta invenzione umana alla quale si può, anzi si deve, porre fine attraverso l’incontro, attraverso un dialogo di pace.
Il nemico di Bloch e Calì è a tutti gli effetti un albo illustrato di lodevole impegno etico e di grande valore artistico. La sua semplicità raffinata si adatta ad essere letta a qualunque età, in qualunque momento della vita si presenti un fantomatico nemico che basterebbe incontrare e conoscere per capire che la guerra è soltanto una grande e insensata bugia, per la quale non c’è motivo che tenga per finire sepolti in un campo di grano.
Davide Calì, Serge Bloch, Il nemico, Terre di mezzo Editore, Milano, dicembre 2013 http://libri.terre.it/libri/collana/19/ Demo: http://issuu.com/terredimezzo/docs/estratto_nemico/1?e=1093996/6298966