Bambini e tecnologia: le nuove linee guida dei pediatri americani

by / 1 commento
bambini e tecnologia

Ci sono i contrari più accaniti e i favorevoli nella giusta misura, inteso che si possa stabilire quale sia la giusta misura di esposizione dei bambini alla tecnologia. E poi troviamo i pediatri americani, che recentemente si sono pronunciati rivedendo le indicazioni del 2011:

quel che conta non è il tempo passato davanti a uno schermo, ma la qualità dei contenuti.

Che sia la Tv, il computer, il tablet, lo smartphone, l’indicazione che viene dall’American Academy of Pediatrics (AAP), una delle istituzioni più autorevoli e accreditate, anche a livello internazionale, in materia di salute dei bambini si apre all’elettronica, che fino a poco tempo fa aveva vietato fino ai due anni e limitato a non più di due ore al giorno per i bimbi più grandi.

bambini e tecnologia
© Love of Retail

La pubblicazione offre diverse linee pratiche per i genitori che trovate qui e che noi abbiamo sintetizzato negli aspetti principali.

Sotto i 18 mesi sarebbe meglio vietare ogni schermo, il cervello dei bambini non è ancora strutturato per comprendere le immagini in movimento.

Dai 18 ai 24 si può iniziare a introdurre i media digitali, ma facendo attenzione alla qualità dei contenuti scelti e, soprattutto, evitando di lasciare i bambini da soli alle prese con i dispositivi.

Dai 2 anni in poi, tablet, smartphone e console per i videogiochi possono essere addirittura utili alla crescita dei bambini, a patto però di limitarsi a un massimo di 1 ora al giorno e di affiancare sempre i figli in queste attività.

bambini e tecnologia

Un’apertura che sembra più una presa di coscienza sulla realtà che cambia repentinamente e che è andata oltre a ogni aspettativa, facendo quasi un Game over.

Se il computer di casa o la tv hanno ancora il pregio di essere fisicamente inamovibili, e quindi maggiormente controllabili, con il boom degli smartphone e tablet ci troviamo connessi sempre e ovunque.

I danni del tempo eccessivo causati dall’esposizione alla tecnologia sembrerebbero anche molto seri.

Si va da possibili disturbi dello sviluppo per i bambini molto piccoli, in una fase in cui l’interazione con le persone deve essere assolutamente prevalente, a rischi come l’obesità per i più grandi, che privilegiando computer e videogiochi sottraggono tempo al movimento all’aria aperta, per non parlare della mancata interazione con i coetanei.

Che smartphone e tablet presentino dei rischi, ne siamo più che consapevoli, ma teniamo presente che offrono anche numerose opportunità. I nostri bambini appartengono a una Generazione Touch, che grazie alla tecnologia amplia costantemente i propri confini e le opportunità di conoscenza.

Ci sono applicazioni e giochi che, in piccole dosi, possono rappresentare  addirittura un “facilitatore”, diventando un mezzo di scoperta, e crescita. La tecnologia è un grande veicolo, che apre ai più piccoli tante porte  ad un mondo illimitato che sconfina nella magia.

bambini e tecnologia

Più che demonizzare, dunque, a noi genitori conviene usare il buon senso.

Dobbiamo essere sempre vigili con la paletta in mano, per capire in che modo i nostri figli possono fruire delle tecnologie nel modo più corretto e con contenuti di qualità e adatti all’età. E poi non dimentichiamo mai che a noi spetta anche dare il buon esempio.

Stabilire spazi e tempi di divieto assoluto alla teconologia per l’intera famiglia è un regalo che possiamo fare a tutti, magari durante i pasti o in camera da letto. Un consumo più consapevole dei media digitali deve iniziare proprio da noi genitori.

Dimenticavo, l’uso “calmante” del tablet durante i lunghi viaggi è consentito, ma anche qui,  con moderazione, perché i bambini devono sviluppare strumenti autonomi di controllo delle emozioni.

bambini e tecnologia