Bambini e tempo libero: quale laboratorio scegliere

I bambini di oggi sono carichi di input da parte dei genitori.
C’è chi sceglie di fargli fare un paio di corsi sportivi perché al nuoto non si rinuncia, ma magari il bambino vuole fare anche il calcio e la bambina anche la danza.
Quelli che mi fanno più sorridere sono i genitori “food-addicted” che, spinti dalla moda dei programmi televisivi legati alla cucina, portano i figli a fare laboratori di cucina e li immaginano già chef. Anche se non vi nascondo che persino la mia Ale ha già fatto il un corso di cake design! Ma lì si trattava solo di decorare e alla fine quello che ha fatto era di poco diverso dal giocare con il Didò!
La scuola non è da meno, alla riunione della materna statale mi hanno presentato la maestra di ginnastica, quella di religione, quella di informatica… mi sono chiesta se avessero capito male l’età di mia figlia…
Ci vuole sicuramente moderazione nella scelta della proposta educativa da fare ai nostri figli.
Riflettendo sull’argomento, ho pensato che tra tutti i laboratori che vengono proposti in giro, magari quello della lingua inglese potesse essere la scelta giusta.
Viviamo in un mondo in cui l’informatica fa da sovrana, ma l’ignoranza degli italiani nei confronti dell’inglese è spesso imbarazzante. E allora potrebbe essere utile avvicinare i nostri figli a questa lingua fin da piccoli, in modo naturale utilizzando lo strumento “del gioco”.
Per togliermi dubbi e perplessità sull’argomento ho pensato di fare qualche domanda alla mia amica Silvia Macchioni che è mamma, educatrice ed anche madrelingua inglese da parte di mamma. Vi riporto l’intervista:
Chicca: A quale età si può iniziare a frequentare un corso di inglese?
Silvia: Diciamo che l’età ideale è a partire dai tre anni, anche se poi come tutte le cose dipende poi dal singolo bambino, mi è capitato di lavorare anche con bambini di due anni che erano pronti. Importante è che sappiano già parlare abbastanza bene nella loro lingua madre e che siano pronti a recepire nuovi stimoli. Questo se si vuole fare un vero e proprio corso da frequentare con altri bambini con un’insegnante e in una struttura specifica, ma io consiglio sempre a partire da zero anni a casa di far vedere ogni tanto qualche cartone in inglese o ascoltare e cantare canzoncine!
Chicca: Per essere utile, quale dovrebbe essere la frequenza di un corso?
Silvia: In genere questi corsi vengono organizzati con frequenza mono-settimanale e quindi chi lo tiene ( come la sottoscritta) si adegua e cerca di concentrare in quell’ora a settimana il tutto in modo tale da lasciare un segno! I bambini hanno un’ottima memoria e a questa età sono come vere e proprie spugne, è quindi chiaro che più si fa e meglio è!
Chicca: Non sarebbe più utile aspettare i dodici anni e mandare i nostri figli in Inghilterra?
Silvia: Se dai tre ai dodici anni si lavora bene, si offrono buone basi per poterli mandare poi in Inghilterra!!!
Chicca: Si può proporre il corso come un gioco, ma nello specifico cosa viene fatto in un corso del genere?
Silvia: Nello specifico si gioca molto, si canta e si balla e attraverso queste cose si possono imparare le prime parole inglese come i colori, i numeri, gli animali, le parti del corpo umano.
Chicca: Il corso è sufficiente per apprendere la lingua o è necessario che il genitore partecipi all’educazione in qualche modo?
Silvia: Il corso si può essere sufficiente, ma ovviamente se c’è un continuo anche a casa è tutto di guadagnato sia per il bambino che per il genitore!
Chicca: Che tipo di risultati di apprendimento ci si possono aspettare?
Silvia: Come ho detto sopra, i risultati di apprendimento comprendono l’arricchimento del vocabolario inglese, ma più si cresce e si va avanti e più risultati si possono ottenere (comprensione di alcune frasi, esprimersi in inglese ecc).
Chicca: I bambini si rendono conto che stanno imparando una lingua diversa dalla loro?
Silvia: Sì, i bambini si rendono conto che stanno imparando una lingua diversa dalla loro e se lo proponi divertendoti e gioiosamente il tutto avviene in maniera spontanea e naturale!
Ringrazio Silvia per il suo tempo. Sono ancora più convinta di prima che quella del laboratorio di inglese sia la scelta giusta e spero di organizzare presto un laboratorio per Ale ed i suoi amichetti, coinvolgendo Silvia!