I capricci dei bambini. Soluzioni a zero costo.

Quando i bambini fanno i capricci.
Tutti i bambini sono viziati.
Sono i nostri bambini e a noi sembrano meravigliosi, anche quando sbagliano. Sappiamo che succede spesso.
Chi ha fratelli fa più facilmente palestra di condivisione, si è in due o in tre e s’impara prima a non avere sempre l’attenzione su di sé.
I bambini sono al centro del nostro mondo. A volte, proiettiamo desideri e chiediamo realizzazioni che la nostra vita non ha avuto.
Quindi concediamo.
Lasciamo correre.
Soprassediamo.
Altre volte, siamo solo stanchi. Stremati dalla giornata e ci mancava il capriccio, la ritorsione, quei musi che non riusciamo proprio a reggere.
Stasera no, ti prego!
Lo pensiamo, glielo diciamo, poco importa. Comunque nostro figlio sa che può fare di noi ciò che vuole.
Esiste un modo per diminuire la loro tirannia? Per aiutarli a crescere, reggere le frustrazioni, migliorarsi?
Lo sapete che non amo i ricettari pronti all’uso, in cui alla pagina MIO FIGLIO FA I CAPRICCI c’è la soluzione. E se avete un po’ di buon senso, sapete che non esistono soluzioni generalizzabili.
Ogni famiglia, ogni madre (a cui viene demandata spesso l’educazione dei figli, a parte casi eccezionali) deve trovare le sue strategie. Il proprio modo di stare con il proprio figlio. Ma, soprattutto, non deve chiedersi troppo e cercare di capire cosa può fare, dove si può spingere.
Diffidate di chi vi dice: castigalo, puniscilo, oppure si fa così o cosà…
Sputategli in faccia o più elegantemente alzate i tacchi e andatevene.
Invece, trovate dei compromessi, quello che posso chiedermi come madre, quello che posso chiedergli come figlio.
Trovare un accordo (che non vuol dire: ora ci mettiamo lì, bambino mio e decidiamo insieme le regole, ma vuol dire: stabilisco io-adulto quali regole possono andare bene per noi) è sempre la strada meno dannosa.
Se i bambini fanno i capricci, a volte, basta rassicurarli con un abbraccio, ad esempio, che la vicinanza fa sempre bene.
Non risolvere, non sostituire (dai che ti compro le figurine, ora ci mangiamo un bel gelato…). Altrimenti cibo e oggetti diventeranno compensazione.
Per i bambini è importante sapere che possono piangere e capire che passa. Palestra fondamentale per la vita.
A volte, dietro ai capricci, si nasconde qualcosa di più. Un disagio, una paura.
Difficile stabilire quando si tratta di uno o dell’altro.
Non abbiamo molte soluzioni se non quella di esserci e vigilare, di fare il meglio di ciò che possiamo. Di scendere a patti con i nostri figli, ma non sostituirci a loro, e se piangono, lasciarli piangere, dirgli che li capite, che capita, che bisogna reggersi un No.
E non c’è perché che tenga.
Quel No vuol dire che vi occupate di loro.
E vedrete che saranno sollevati, si sentiranno protetti, potranno fare i bambini e voi essere gli adulti.
Che dire di Sì, è molto, molto più semplice. E, a lungo andare, non paga.