Cosa fare quando piove con i bambini – Manuale di sopravvivenza
Come Quando Fuori Piove ed è domenica e i bambini si svegliano alle sette con la fatidica domanda:
Cosa facciamo di bello oggi?
Dormire, leggere e dormire ancora, avremmo risposto dal profondo del cuore, fino a qualche anno fa, ma ora, neanche a parlarne.
Da quando siamo genitori, il meteo avverso diventa un po’ come un’impresa alla Rocky Balboa. Per vincere è necessario trovare una formula perfetta, in grado di sconfiggere la noia e contemporaneamente domare il loro naturale “argento vivo”.
Il segreto è lasciare libero sfogo alla creatività e tornare in un attimo bambini, insieme ai nostri figli. Anzi, la pioggia può diventare un’ottima occasione per fare qualcosa insieme e godersi finalmente la casa, quel luogo meraviglioso, pieno di risorse, dove divertirsi come matti, infilandosi le babbucce.
Rompere le righe.
Diventando grandi e poi, aggiungiamoci, anche genitori, dimentichiamo molte cose semplici, come il bello di concedersi qualche strappo alla regola. Pensate a una cosa bellissima, che avreste sempre voluto fare, come saltare sul letto e prendersi a cuscinate. Tra le cose più divertenti nell’immaginario di chiunque, questa pazzia infrange un sacco di regole, ma provare a farla a regola d’arte, con Superman ai piedi, “non ha prezzo”.
Preparare i biscotti.
Noi amiamo dedicarci alla cucina, perché per questa nobile arte abbiamo dimostrato di avere un talento naturale. Negli anni abbiamo preparato e sbagliato un’infinità di ricette. Non è colpa di nessuno se al momento di versare la farina nella ciotola, ne esce troppa o se finisce per terra l’unico uovo disponibile del frigorifero. Prendete formine, stampini e mattarelli e il gioco può cominciare. Per fare i biscotti ci mettiamo tutta la nostra creatività e poco importa di tutto il resto, compreso se ci infariniamo dalla testa ai piedi. Nel peggiore dei casi, basterà poi farsi uno sciampo e lavare le babbucce in lavatrice.
Scolpire una zucca.
Tra i to do list, che rendono speciali questi giorni d’autunno, non può mancare la zucca-lanterna da intagliare, in pieno stile Halloween. Facce, gatti, streghe o pipistrelli l’importante è che l’effetto sia terrificante, e che una volta terminata, venga voglia di stringersi in un grande abbraccio per galvanizzare la paura. Il suggerimento in più che darei ai più maldestri, come me, che si cimentano nell’impresa, è di disegnare il volto prima su carta e poi di ricalcarlo sulla zucca. Impossibile sbagliare con questo trucco.
Strapazzarsi di coccole.
Quelle vere vengono bene solo sul divano. Coccole così rumorose e fisiche, che potrebbero sciogliere anche il più duro dei lupachiotti, come Giacomo. Da bravo maschietto, sempre tanto affettuoso e tenero tra le pareti domestiche, ma timido e riservato davanti agli amichetti, quando arrossisce anche per un bacetto. Il potere persuasivo di un abbraccio è immenso e tante volte ottiene di più, che ore e ore di negoziazioni.
A fine giornata, se calcoliamo i pro e contro, scopriremo che abbiamo sicuramente vinto noi la partita contro il maltempo. Avremo soprattutto scoperto il bello di dimenticarci del mondo fuori, per goderci, istante dopo istante, ogni momento insieme. E poi, facciamoci coraggio, che non può piovere per sempre!
Questo post è realizzato in collaborazione con Collégien.
Le babbucce che indossiamo, insieme a mille altre fantasie per grandi e piccoli, potete trovarle nello shop on line. Noi ci siamo innamorate di quelle in tema “super eroi, ” per avere più super poteri contro la pioggia.