Cose che una maestra non dovrebbe fare. Mai
Come noi genitori possiamo riconoscere una buona maestra?
Lo spunto di riflessione potrebbe essere questo: insegnanti che criticano i genitori e viceversa. Genitori che spostano bambini di scuola o entrano in lotta di collissione con la maestra.
Cosa fare?
Di fatto esiste un unico modo per far sì che i bambini stiano bene a scuola. Collaborare. Perchè l’apprendimento passa attraverso la relazione insegnante – alunno. Non da altro.
Imparo se ho fiducia nell’adulto che mi trovo davanti. Imparo se i miei genitori hanno fiducia nella maestra. Se non ne parlano male.
È semplice ma complicato.
Le buone maestre esistono. E sono quelle che rimarrano nei ricordi dei nostri figli come qualcosa di prezioso.
Sono quelle che non dividono tra i bravi e i cattivi.
Quelle per cui la prestazione non è tutto.
Quelle che non giudicano i comportamenti ma sostengono.
Quelle per cui l’ultima fila conta tanto quanto la prima.
Quelle per cui un quattro si potrà trasformare in un sette.
Quelle che non creano competizione ma collaborazione.
Quelle che non mostrano i lavori dei suoi alunni più bravi su Facebook, ad esempio.
Quelle che, alle assemblee di classe, non accusano e non fanno sentire in colpa.
Ma capiscono.
Quelle che non giudicano le scelte educative dei genitori. Non li sminuiscono e non si sostituiscono a loro.
Una buona maestra sa trovare i talenti. Sa cercare le parole giuste per spiegare. Sa sviluppare il senso critico. Sa essere con, non contro la famiglia. E ogni famiglia ha il compito di lasciarle fare il suo mestiere.
In nome dei bambini.