Giornata mondiale contro lo sfruttamento minorile, 168 milioni le vittime

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Una piaga mondiale, con numeri in crescita, alimentata dai conflitti, dalla povertà e dagli eventi disastrosi, che continuano a spezzare le ali a 168 milioni di bambini.

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La fotografia globale dello sfruttamento minorile è allarmante.

Sono 168 milioni nel mondo le vittime di sfruttamento minorile, un bambino ogni quattro. 22 mila i minori che ogni anno muoiono sul posto di lavoro e 59 milioni coloro cui è negato il diritto allo studio.

Solo in India i bambini fino a 18 anni rappresentano il 5% della forza lavoro totale e quelli fino a 14 anni il 2,1%.

Anche in Italia il 7% dei minori, nella fascia di età tra i 7 e i 15 anni,  è coinvolto nel fenomeno del lavoro minorile.  In totale nel nostro Paese 340 mila bambini e adolescenti abbandonano gli studi e si trovano impiegati in attività pericolose per la loro salute e sicurezza.

Numeri che fanno accapponare la pelle.

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I bambini hanno il diritto di fare i bambini

Bambini come i nostri figli, più grandi, più piccoli e coetanei, che a causa di povertà, fame e servizi di base inesistenti, vedono negarsi uno dei loro diritti fondamentali, quello all’infanzia.

Sono costretti a lavorare in condizioni di sfruttamento estremo, privati di un’educazione adeguata, senza rispetto per la loro salute e la loro dignità di esseri umani.

Se per questi bambini,  ogni giorno è inesorabilmente uguale all’ altro, per noi la Giornata che li celebra può diventare unica e importante.  Il momento giusto per prendere consapevolezza di una situazione grave, globalmente diffusa, e far sentire la nostra voce.

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Cosa possiamo fare in concreto per arginare il problema

Noi possiamo intervenire a fianco di Organizzazioni Onlus accreditate, come ActionAid,  con persone che lavorano ogni giorno concretamente, per salvare questi destini.

Noi possiamo contribuire a difendere il  diritto al gioco e allo studio, il primo passo verso un futuro migliore,  con meno povertà e ingiustizie subite.

Noi possiamo offrire loro un legame forte e un sostegno  reale con l’adozione a distanza.

Un piccolo grande passo che parte da qui, per rispondere a un bisogno di un bambino nel Sud del Mondo, cambiando in meglio il suo futuro