Guardare la tv insieme ai bambini ha anche effetti educativi

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Guardare la televisione insieme ai bambini ha i suoi lati positivi. Alcuni programmi sono proprio ben confezionati per divertire, insegnare e creare complicità, basta non usarli come baby sitter. A rivelarlo è una sociologa dell’Università Milano Bicocca.

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Genitori Millennials “sintonizziamoci” su questo tema:

guardare la TV insieme ai bambini ha effetti positivi.

La rivincita, anche se parziale, della tv passa proprio dalla nostra di madri e padri e soprattutto dal nostro ruolo di educatori.
Non tutta la tv, sia chiaro.
Bensì quella con la quale siamo cresciuti noi, che oggi torna alla ribalta con serie nuove di zecca e la scommessa, già vinta, di conquistare allo stesso modo anche i nostri figli.
Il plus di essere un unico pubblico è la complicità vera, che scatta all’unisono nel guardare questi programmi.
I rimandi, i significati, la possibilità di commentare insieme gli episodi, parlando la stessa lingua e tifando per gli stessi eroi sono impagabili.

Il potere segreto di stare sul divano con i bambini

Esauriti i giochi da tavolo e bandite d’ufficio le consolle, guardare la televisione insieme è una piacevole occasione di incontro per la famiglia.

E se con la mamma, i momenti di complicità sono i più svariati, con i papà l’intrattenimento televisivo va sempre alla grande. La tv condivisa è un mezzo straordinario di vicinanza con i nuovi padri, soprattutto quando il genitore è realmente uno spettatore partecipe.
A chiarirci le idee è Carla Faccini, sociologa dell’Università Milano Bicocca, che ha condotto un’analisi proprio sulla visione condivisa della TV tra padre e figlio.

Quando in gioco ci sono contenuti che hanno fatto parte anche dell’infanzia di papà, ecco che la tv diventa un vaso di pandora, per divertirsi, commentare e dialogare.

Diventa un modo per suggerire ai propri figli una chiave di interpretazione, ovviamente positiva, di ciò che appare sul teleschermo.
Si aiutano i bambini ad avere un atteggiamento più attivo di fronte all’immagine, alle emozioni e ai messaggi televisivi.
Oltre che essere un buono stimolo per allargare il discorso ad altri argomenti e trasferire sul piano reale i valori trasmessi dagli show.

Con Power Rangers i bambini in casa sono due

L’abitudine, a quanto pare virtuosa, in casa nostra è iniziata anche prima di conoscere lo studio.

Gli appuntamenti fissi di Ascanio e papà davanti alla tv coincide in realtà con la pianificazione del canale in chiaro POP e il grande ritorno dei mitici Power Rangers.
Momenti sacri, nei quali diventa lecito tutto quel che la mamma di solito non permette. Si mangia sul divano e i bambini spensierati davanti allo schermo sono due.
La colpa e il merito è della nuovissima serie Power Rangers Super Ninja Steel, in onda sul canale 45 POP.
Ma, al di là dei piccoli segreti è evidente il bene che fa a entrambi e l’insegnamento che riceve il più piccolo spettatore da questa trama semplice, ma sempre attuale.
Chiunque può essere un power ranger, se crede fortemente nel lavoro in squadra, nell’amicizia, nella fratellanza e nella solidarietà.

 

Guardare la tv insieme ai bambini

 

Chiunque, con un pizzico di spirito di sacrificio, può scalare ostacoli, che sembrano insuperabili.
Perfino i nostri figli, ai quali spesso ciò che manca proprio è proprio la leva della “buona volontà”.
Quella del fattore Ninja, presa in prestito dagli eroi delle Arti Marziali, gli insuperabili per atletismo, dinamismo, precisione e disciplina.
L’avventura, l’azione, l’umorismo, l’ironia e i colori avvincenti della nuova serie, sono l’arma per rendere ancora più semplice il passaggio del testimone da padre in figlio.
Insomma è una ruota che gira.

E il papà non può non sentirsi Rangers, facendo centro nel doppio ruolo di educatore e spettatore.

Papà millenials non vi sentite all’improvviso più carichi e positivi?

Post realizzato in collaborazione con Sony Pictures Television Networks