Il futuro dei nostri figli.
Diciamoci la verità, noi genitori siamo preoccupati. Il futuro è incerto.
Spesso lo è per noi, figurarci quando pensiamo a quello dei nostri figli.
Per questo inseguiamo attività: nuoto, inglese, Karate, pianoforte. Cerchiamo di fornire ai nostri bambini delle occasioni.
Abbiamo paura.
Abbiamo paura che, in una società competitiva come la nostra, i nostri piccoli rimangano indietro, non siano all’altezza.
Così aggiungiamo competenze su competenze pensando di salvaguardarli.
Alcuni genitori controllano il loro tempo. Dimenticando che è soprattutto nelle pause e nella noia che il bambino pianifica, progetta, costruisce l’idea di sé.
Dimenticano che le passioni e i desideri hanno bisogno di essere attesi e non anticipati.
Noi genitori dovremmo avere la forza di andare contro corrente, di non farci assalire dall’angoscia del futuro e pensare che i nostri figli abbiano dentro di sé tutte le risorse per farcela.
A volte, si tratta solo di resistere all’ansia e invece di riempire le loro vite, dovremmo solo svuotarla di azioni e colmarla di contenuti.
Niente di ciò che potremmo fare potrà tutelarli dalle delusioni, nemmeno se fossero “il genio della lampada”, ma, quello che possiamo fare, invece, è insegnargli a conoscersi, a reggere le sconfitte, a volersi bene per ciò che sono.
A non arrivare ovunque.
Ad accettare le incertezze del futuro e nei confronti di quello che li aspetta.
Possiamo proteggerli solo così, accettando di non controllare le loro esistenze ma di farle fluire, stando alla giusta distanza. Perché, io ne sono certa. Se avremo fiducia in loro, loro ce la faranno.