Liberi di annoiarsi: la noia dei bambini è una fucina di felicità
C’è un principio, oggi largamente condiviso, che demonizza la noia dei bambini, come un mostro dal quale proteggerli ad ogni costo. Lo fa in nome di una presunta lotta alla mancanza di stimoli, col risultato spesso di stressarli il doppio.

La noia scolastica, la noia pomeridiana, la noia delle vacanze, la noia dei viaggi in macchina.
C’è una serie praticamente infinita di variabili, nelle sterminate miniere della noia, che tiene le mamme sul piede di guerra.
La tenace lotta al tempo libero dei figli
La ragazza alla pari parla con loro in inglese, la figlia della vicina è madrelingua tedesca, poi c’è la danza, il nuoto, il teatro e all’occorrenza l’i-pad.
Ogni attività perfettamente incastrata, come tessere nel puzzle della loro giornata senza noia.
Tutto questo mentre loro, sdraiati sul divano, dovrebbero vivere in pantofole la loro normalissima vita di bambini.
Qualche volta in silenzio, arrabbiandosi, annoiandosi, provando malinconia e perché no, scoprendo cose nuove.
Chi non si riconosce in questa organizzazione manageriale?
Chi non si riconosce in questa organizzazione manageriale?
E chi potrebbe mai criticarne l’intento amorevole di dare ai nostri figli mille opportunità, per eccellere oggi e soprattutto in futuro?
E chi potrebbe mai criticarne l’intento amorevole di dare ai nostri figli mille opportunità, per eccellere oggi e soprattutto in futuro?
Nessuno, se non i nostri figli stessi, condannati a correre tutto il giorno per diventare i più performanti, i più istruiti, impegnati, poliglotti, sportivi del mondo.
Liberi di starsene a casa ad annoiarsi
Proviamo a fare un passo indietro.
Vediamo cosa succede se lasciamo i nostri figli liberi di annoiarsi, di sbadigliare, di ciondolare sul divano e addirittura di infastidirsi nel crogiuolo del loro dolce far niente.
Sperimentando insomma quella potentissima, quasi metafisica noia, che forse è l’incubatrice di tutti i destini individuali, foriera di tutti i caratteri.
Perchè è in quei momenti che la noia viene in aiuto
Perchè è in quei momenti che la noia viene in aiuto
Lo è stato per noi, perché non dovrebbe funzionare anche per loro.
Non è che i nostri genitori ci amassero meno, sottoponendoci senza troppi problemi a questa preziosa e impalpabile sostanza della vita.
Crescendo, attraversi inevitabilmente tappe ed esperienze e ci sono miliardi di cose che i nostri figli devono provare a fare in autonomia per diventare grandi.
Così come il gioco anche la noia è una risorsa incredibile.
Il valore immenso della noia dei bambini
Insieme alla sua più fidata sorella, la pigrizia, la noia aiuta i bambini a scegliere, tra il mare magnum degli oggetti e dei fenomeni, quelli che davvero contano di più.
Per loro, naturalmente.
Preziosa ed impalpabile componente della vita, la noia potrebbe diventare addirittura la colonna sonora di un’attività della fantasia: la linfa segreta dei loro processi creativi.
Il bambino che si annoia si arrovella per crearsi strumenti e alternative per superarla in modo autonomo. Attività e passatempi che altrimenti non avrebbe probabilmente preso in considerazione.
La noia dei bambini li aiuta a pensare.
Mentre se ne stanno stesi sul divano o a guardare fuori dalla finestra, non stanno solo fissando il vuoto. Si stanno prendendo tempo per riflettere e rielaborare gli avvenimenti accaduti durante il giorno.
E se invece di incalzarli con una soluzione scaccia noia provassimo ad osservarli, capiremmo meglio il valore del tempo libero. Non come tempo perso, ma come risorsa.
Rendiamo dunque i dovuti onori alla noia, la buona fata che fa sbadigliare i bambini. Portandoli a capire ciò che veramente conta di più per ciacuno loro.
—
Le meravigliose babbucce e gli accessori in lana e cachemire indossati in questi scatti rubati alla noia sono di Collegién. Se volete prenderle come buon auspicio per un inverno con più relax per tutti, le trovate sul loro Shop on Line.