Le mamme che lavorano…..si riposano?
Stamattina alle 8,10 ero nell’ascensore con il bambino di 2 anni in braccio, la mia borsa su una spalla, la sua borsetta per la scuola sull’altra.
In una mano il biberon del latte e nell’altra la differenziata della carta. Per non sentirmi già a pezzi (e ricoperta di occhiaie) mi sono semplicemente infilata gli occhiali da sole.
A casa nostra l’anno è iniziato sotto il più nero dei momenti organizzativo-familiari. La scuola del piccolo ha chiuso per lavori e la colf è tornata a casa per motivi di salute. Risultato: paff! Tutto il mio planning settimanale è crollato.
Sarà anche vero che le mamme che lavorano si riposano, ma innanzi tutto è necessario “conciliare”.
Che vuol dire bambini (loro benessere & serenità + scuola + attività pomeridiane), pseudo pulizia della casa, lavatrici, spesa, cucina (possibilmente cibi salutari ma anche adatti al palato degli abitanti), eventuale gestione del tempo libero.
Se un papà lavora si lava, si veste e va in ufficio. Ecco.
Ma quando entro in ufficio/redazione o semplicemente in salotto (sono una free lance) perché il tavolo di casa è libero, e, finalmente, posso lavorare in santa pace, allora sì che quello è un momento bello.
Il regalo migliore che mi faccio da mamma. Quasi riposante.
Forse perché faccio un lavoro intellettuale (insomma, sto davanti ad un computer) e invece nel resto della mia vita trascino pesi e corro dietro ad un piccoletto per tutto il quartiere (se me lo avessero detto prima mi sarei allenata in palestra seriamente prima di fare un figlio, ci vuole proprio un fisico allenato!).
Sul posto di lavoro è tutto – più o meno – gestibile, comprensibile, ordinato. E’ un momento in cui, se ti impegni, puoi raggiungere degli obiettivi.
Quando lavoro e mi riesce bene, la soddisfazione è tale che mi riempio di energie. Insomma, sono felice. E porto a mio figlio e al mio compagno questa positività. E, ahimé, ho la forza per sfacchinare in casa. Ma anche per giocare e scherzare con loro.
Credo proprio che il lavoro sia riposante per la testa della mamme, perché staccano, perché provano a realizzare se stesse.
Perché proprio nessuno con un po’ di sale in zucca ha mai detto che una persona, se è di sesso femminile, può e deve solo fare la mamma.