Cambio di stagione: come vestire i nostri bambini
Ci siamo in pieno. E’ arrivato il momento del cambio di stagione.
Senza preavviso e in maniera abbastanza repentina, le calde giornate che ci hanno accompagnato così a lungo hanno fatto spazio a temperature notevolmente più fresche.
In particolar modo la mattina presto, quando usciamo per portare i bambini a scuola.
Come vestire i nostri figli in questo periodo di mezzo?
Tirare fuori dagli armadi sciarpe e cappelli non basta. In classe a scuola fa spesso caldo, mentre nei corridoi e in palestra le temperature sono decisamente più fredde.
E’ importante aiutarli a difendersi da questi cambi improvvisi di temperatura, scegliendo la giusta combinazione che gli assicuri calore e traspirazione.
L’abbigliamento dei bambini in autunno va studiato appositamente per non farli trovare impreparati al problema degli sbalzi di temperatura.
Se non li copriamo a sufficienza, c’è il rischio che si raffreddino. Ma d’altra parte vestendoli troppo sudano di più, aumentando il rischio che si ammalino.
Una buona idea, in particolare per quando portiamo i piccoli all’asilo o a scuola, è quella di far indossare loro una giacca o un cardigan. Eviteranno il freddo al mattino e sono semplici da rimuovere quando non necessari.
Da evitare assolutamente i rimedi della nonna: la vecchia e cara maglia di lana che tutti noi abbiamo dovuto indossare da piccoli.
Largo invece alle fibre naturali che assicurano traspirazione e leggerezza, specialmente per i tessuti che sono a diretto contatto con la pelle.
Come fare con i più piccini che ancora non sono in grado di esprimersi?
I neonati non regolano la temperatura corporea.
Ciò significa che non trattengono il calore, ma possono facilmente disperderlo. In questi casi, è importante che indossino sempre un body sotto i vestiti.
Il tessuto migliore da prediligere per loro è il cotone (meglio ancora se bio), al contrario delle fibre sintetiche che non assorbono il sudore e possono addirittura causare allergie e dermatiti. È d’obbligo tenere sempre sotto controllo l’etichetta, per accertarsi che la composizione dei materiali rispetti le esigenze allergologiche dei più piccoli.
Inoltre dobbiamo sempre fare attenzione a tenere coperte le mani e i piedi dei neonati quando li portiamo fuori, perché è in queste situazioni che perdono calore. Ma è meglio coprirli adeguatamente e portarli fuori per una passeggiata piuttosto che tenerli sempre in un ambiente caldo e chiuso, dove i virus prolificano e si diffondono con maggiore facilità.
Quando i bambini sono più grandi invece, a partire dall’anno di età, possiamo vestirli a strati.
Usando magliette, polo e cardigan da indossare e togliere facilmente, al chiuso o all’aperto, specialmente quando i bambini praticano sport o giocano al parco. In questo modo, quando iniziano a sentire caldo (meglio subito!) possiamo togliergli la felpa o la giacca.
Ricordiamoci, è meglio che sentano appena un po’ di freddo quando cominciano le loro attività sportive o ludiche, perché in pochi minuti di movimento la loro temperatura corporea salirà rapidamente.
I jeans sono un jolly, perfetti da utilizzare in qualsiasi situazione. Le scarpe ovviamente meglio chiuse, con o senza lacci, ma che siano impermeabili, per evitare che alle prime piogge si possano bagnare i piedi saltando in una pozzanghera.
Cosa c’è di più divertente per i piccoli se non imitare Peppa Pig durante le loro passeggiate autunnali?
È tutto più semplice quando i bambini iniziano a parlare: saranno loro a dirci se hanno freddo o caldo, in modo tale da permetterci di regolarci di conseguenza.
Quando sono ancora neonati invece la cosa è più complicata. Tocca a noi genitori riuscire a capire e agire di conseguenza.
Un metodo molto valido è quello di controllare la loro temperatura corporea toccandoli sul collo.
Se sono sudati significa che hanno troppo caldo, quindi dovremo rimuovere un indumento e asciugare il sudore, per evitare che si raffreddino.
Nel caso in cui i vestiti siano già bagnati, è meglio cambiarli subito per lasciarli asciutti.
Al contrario, un metodo efficace per capire se i piccoli sentono freddo, è quello di toccargli la punta del naso. Se è fredda, significa che dobbiamo scaldarli un pochino di più.
Una soluzione che utilizzano molto nei paesi scandinavi, dove ovviamente di freddo se ne intendono, ma hanno sempre ambienti molto ben riscaldati, è quella di vestire i bambini con abiti leggeri, possibilmente in cotone biologico, e coprirli con una tuta intera imbottita e impermeabile per quando giocano all’aperto o per le passeggiate.
Questo sistema, unito a un bel paio di galoche, ci permetterà di affrontare anche il fango e la pioggia più ostinati.
Può sembrare complicato convincerli a indossare una bella tuta calda prima di uscire di casa, ma scegliere questa combinazione nei loro colori preferiti sicuramente renderà più allegro e divertente anche il momento della vestizione.