Gli albi illustrati di marzo: Libero come l’aria

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Libero come l'aria

Libero come l'ariaComposto a quattro mani dall’autore belga Carl Norac e dall’illustratore francese Éric Battut, Libero come l’aria – pubblicato in Italia nel 2013 per Edizioni Clichy, con la traduzione di Tommaso Guttari – è un autentico inno alla libertà, un inno che dovrebbe risuonare FORTE entro ciascun essere umano fin dal suo primo respiro sulla terra.

Sono innanzitutto le tavole di Éric Battut a raccontare la libertà nella sua forza illimitata e nonostante i contorni fisici della pagina. Vere e proprie tavole pittoriche, costruite attorno all’astrattismo cromatico del blu e dell’arancio – simbolicamente i colori della libertà, dell’ottimismo, dell’apertura al mondo – e con un tratto stilistico che evoca l’intensità emotiva dell’espressionismo informale di Marc Rothko, o la ricerca di certe accordanze espressive tra colore e suono di Wassilij Kandinskij.

Chi, infatti, se non l’arte, nelle sue molteplici forme espressive, potrebbe saper parlare di libertà?


Libero come l'ariaIl linguaggio figurativo di Battut, attraverso tratti, o meglio gesti “quasi” impercettibili che emergono dallo sfondo sterminato del blu e dell’arancio, indaga il concetto di libertà raccontato dalla favola di Norac attraverso una ricerca espressiva capace di penetrare il sentimento più intimo della libertà, così fortemente legato ad una condizione innanzitutto spirituale, oltre che sociale, civile, politica, fisica.

Battut sceglie dunque consapevolmente la forza espressiva e figurativa del blu e dell’arancio per illustrare  il racconto di Norac. I personaggi della storia sono essi stessi forme cromatiche ridotte all’essenziale, al dettaglio di uno schema primordiale che i bambini sentono molto più spontaneamente (o liberamente) degli adulti.

Blu è innanzitutto il colore di Pablo, un cavallo che da quando è nato vive con la testa tra le nuvole, accanto ai sogni, fonte inesauribile di libertà.

Pablo non dimentica mai che la sua mamma gli ha insegnato ad essere libero come l’aria, ma un brutto giorno viene acciuffato da un lazo e diviene schiavo di un contadino che insieme alla libertà gli toglie la dignità: «con la corda al collo, come posso sentirmi ancora fiero?» si domanda Pablo.

Comincia così per Pablo la sua odissea, un autentico viaggio in un mondo fatto di sottrazione della dignità della vita (animale o umana che sia). Cacciato dal contadino, Pablo finisce sfruttato in un ippodromo. Qui, si presenta ad una bella giumenta con il nome di Pablo – Libero – Come l’Aria, senza perdere perciò la forza di difendere la libertà che sua madre gli ha trasmesso.

Libero come l'ariaDall’ippodromo Pablo viene trasferito in città, costretto a trainare carrozze. Che tristezza la città per un cavallo blu, libero come l’aria.

Dopo la città, è la volta delle battute di caccia. In campagna la vita sembra andare meglio, ma correre dietro a un cervo che fugge per rimanere vivo è insostenibile. Pablo, il cavallo blu, libero come l’aria, finge perciò di sbagliare strada e restituisce al cervo la sua libertà.

Buono a niente, il cavallo viene venduto per due soldi ai gitani. Vivacchia tra le roulotte, percorre sentieri di fango. E nonostante tutto Pablo, cavallo blu, libero come l’aria, si sente tutt’uno con il cielo.

Poi scoppia la guerra, la più insensata delle privazioni di libertà. Per Pablo la guerra è inconcepibile: «il nemico di oggi era il nostro amico di ieri», scrive Norac per Pablo. Ferito, Pablo scalcia: non tornerà.

La guerra finisce, gli uomini fanno festa, ballano; Pablo, cavallo blu, libero come l’aria, preferisce la libertà di galoppare.

«Ma alla fine cosa farò della mia vita?», si domanda Pablo, cavallo blu, standosene dimenticato in un recinto. «Tu conosci il galoppo, io conosco il paese. Se scappassimo, di nascosto, stanotte?» gli propone Gaucho, il ragazzo gentile, che conosce la lingua dei cavalli.

Libero come l'ariaEd ecco che il cielo diviene per la prima volta dall’inizio del racconto blu come Pablo, cavallo blu, che non dimentica mai che la sua mamma gli ha insegnato ad essere libero come l’aria. Blu come la scelta grafica del bel testo di Norac, il cui tratto epico ricorda le canzoni occitane contro la guerra, la cui grafica minuscola corrisponde perfettamente alle piccole figure bluastre che si stagliano sugli ampi sfondi di Battut.

Libero come l’aria, pubblicato in Italia per Edizioni Clichy, è un albo illustrato che racconta sapientemente ai bambini la forza vitale della libertà. Libertà che anche gli adulti non dovrebbero mai smettere di difendere e di perseguire.

Libero come l'aria

 

Edizioni Clichy – Collana Carrousel – Firenze