Le mamme visitano la sede di Johnson&Johnson per parlare di Olio Johnson’s baby.

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olio johnson
Immagina di ricevere l’invito da una multinazionale – la Johnson&Johnson -, che vuole farti conoscere più da vicino il loro olio usato per la cura della pelle dei bambini, sul quale in rete girano diversi dubbi e critiche.

Che cosa penseresti? Mi stanno invitando perchè vogliono convincermi ad usarlo? Oppure, mi stanno invitando per farmi conoscere una situazione da una diversa prospettiva?

Vado non vado? Il dubbio è stato grande. Ma alla fine ha prevalso la curiosità. Vado.

La giornata all’interno dello stabilimento di Pomezia comincia, per noi invitate speciali mamme blogger, nella sala riunioni in compagnia dei maggiori vertici aziendali, che in modo informale e con la massima apertura al dialogo (anche quando siamo state indiscrete), si sono presentati. AD, Dirigenti, Ingegneri, Chimico… hanno preso posto accanto a noi, in questo grande tavolo allestito per l’occasione, per presentarci la “loro” azienda.

 

Ci spiegano la ragione di questa giornata… a porte aperte: semplicemente per fare informazione corretta e per andare a sfatare tutte quelle leggende che circolo in rete a proposito dell’Olio Johnson’s; bypassando le campagne promozionali e i comunicati stampa, che secondo loro non avrebbero lo stesso effetto come quello di incontrare il consumatore principale, ovvero la mamma.

Prende la parola, la responsabile scientifica che ha spiegato con concetti semplici ma professionali, da cosa è composto l’olio Johnson, inci alla mano: Paraffinum liquidum, Isopropyl palminate, profumo. Solo 3 Ingredienti.
La paraffina liquida, conosciuta anche come olio di vasellina, è un olio minerale, e come tutti gli oli viene raffinato in base all’uso che se ne deve fare: in questo caso per uso cosmetico (c’è anche farmacologico, medicale, industriale e cosi via). È un derivato del petrolio (che è un elemento naturale: è la decomposizione di prodotti organici) della famiglia dei petrolati, che si dividono in codici colore: dal colore bianco, al giallo-ambrato, al marrone (che sono appunto quelli dannosi). Più è chiaro, trasparente, più è sinonimo di purezza.

L’isopropyl palmitate è un legante, sempre emolliente, inodore. Il profumo è una mistura di oli essenziali, brevettati dall’azienda.
L’olio johnson idrata la pelle e ne rafforza la barriera protettiva, ergo non è dannoso.

L’olio Johson non viene testato sugli animali ed è totalmente made in italy. É in commercio da 70 anni, e non hai mai causato problemi a nessun bambino ne adulto ed è usato anche per curare problemi cutanei.
É stata intervistata una dipendente, che lavora nel laboratorio chimico, da poco mamma, che usa i prodotti Johnson su sua figlia.

Dopo una breve pausa, la Responsabile di produzione, una ragazza sorridente ed orgogliosa del suo lavoro, da poco diventata mamma (come lei ce ne sono molte di donne ai vertici aziendali) ci ha accompagnato all’interno della produzione, dopo che abbiamo indossato cuffiette e camici: dalla sala miscelazione, quasi completamente meccanizzata, per passare alla fase produttiva di imbottigliamento, di confezionamento e spedizione. All’interno della fabbrica avvengono numerosi controlli e test su tutte le materie prime in entrata e nei prodotti finiti in uscita. A campione viene preso da ogni lotto un prodotto, che viene analizzato nei laboratori chimici e se rispetta gli standard qualitativi, viene commercializzato e spedito (in tutto il mondo. Quindi immaginate a quanti test sono sottoposti per rispettare gli standard mondiali) Per questioni pratiche non hanno un magazzino, viene tutto spedito. Tutti gli scarti di lavorazione vengono stoccati e spediti ad altre aziende che li ricicleranno (niente discarica. Ebbene si!) Anche la corrente viene fornita da fonti rinnovabili.

C’è la massima attenzione nella scelta delle materie prime, nella qualità dei prodotti, nella sicurezza delle persone e dei dipendenti, nel rispetto del consumatore, nella pulizia dei locali e nell’efficienza delle macchine, che hanno reso il sito di Pomezia un’eccellenza nel settore, alzando la produzione fino al 60% dei prodotti sul mercato.

 

La giornata si chiude, con la piacevole presenza di un’ostetrica, che ha illustrato i benefici del contatto con la mamma, tramite il massaggio neonatale, a livello neurologico, psicologico, emotivo ed energetico. Infatti, fin da quando il bambino è nella pancia, il primo senso che sviluppa è proprio il tatto, ed è importante continuare a massaggiare il neonato una volta fuori dalla pancia, per instaurare quel rapporto unico, quel senso di benessere emotivo che fa bene al bambino e anche alla mamma.

Massaggiare allevia le tensioni, favorisce il sonno e può diventare un momento di relax per mamma e bambino, che si possono concedere insieme nel momento del bagnetto serale, per esempio.

L’esperienza alla Johnson&Johnson si è dimostrata inaspettatamente interessante e istruttiva, da molti punti di vista. E’ importante accertarsi sulle fonti e fare ricerche, sono i fatti che fanno la differenza.

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Post in collaborazione con Johnson&Johnson