Rome International School: l’importanza dell’IB curriculum ai tempi della pandemia
Secondo l’Università di Oxford la situazione di crisi pandemica ha confermato tutta la validità dell’approccio didattico dell’IB curriculum (International Baccalaureate). Per capire le motivazioni che portano oggi a investire in un percorso di studi internazionale, siamo andati alla Rome International School.
Nessuno è mai veramente pronto per una crisi come quella che stiamo vivendo.
Eppure, quando la scorsa primavera siamo entrati nel loop della didattica a distanza, la Rome International School era più pronta di altri istituti.
Qui il passaggio è avvenuto senza complicazioni, per la scuola, ma soprattutto per gli allievi.
Forti di un’aperura mentale significativamente ampia, hanno dimostrato di essere più agili a gestire la situazione rispetto ai loro coetanei.
A darci la conferma è una ricerca dell’Università di Oxford, che ha evidenziato come gli studenti dei vari Paesi, che seguono l’International Baccalaureate (IB) affinino maggiormente lo sviluppo delle capacità di pensiero critico e insieme la capacità di problem solving.
Tutto questo mentre, tornando con i piedi per terra, un nuovo rapporto di Save the Children, vede bambine e bambini di tutto il mondo aver perso dall’inizio della pandemia una media di 74 giorni di scuola ciascuno. A essere colpiti più duramente, evidentemente, sono state le realtà più povere.
La lettura è seria, ma nell’attuale contesto lo è altrettanto comprendere, perché oggi investire nell’istruzione ha una portata immensa ed è più urgente che mai.
L’International Baccalaureate
Per capire, o meglio, toccare con mano in che cosa consiste l’International Baccalaureate, conosciuto come IB, siamo stati alla Rome International School, la scuola nella Capitale che offre questo percorso formativo fin dalla scuola dell’infanzia.
L’IB è impostato come un sistema didattico ‘veicolato’ principalmente in lingua inglese, che va dai 3 ai 18 anni e che, nella sua interezza, dura un anno in meno rispetto al sistema scolastico italiano.
Prende il nome dall’International Baccalaureate Organization, nata nel 1967 con la funzione di creare un percorso didattico che terminasse con un diploma valido in tutto il Mondo.
Se dall’esterno l’elemento caratterizzante del percorso IB alla Rome International School è principalmente la lingua anglofona, che effettivamente fa eco tra i corridoi, vista dall’interno, è probabilmente solo un dato di fatto.
Certo tutto è veicolato in inglese durante le lezioni. Ma è il contesto di questa splendida realtà immersa nel verde, insieme all’apertura mentale, al processo di apprendimento, con un team di affiatati insegnanti madrelingua, che fa la vera differenza.
E per comprendere personalmente quali sono i reali punti di forza, l’occasione più prossima sarà proprio il 18 Marzo alle ore 13.00, durante l’Open Day virtuale direttamente con l’Head of School, Mr Thompson.
Essere pronti ai cambiamenti
Saper andare in profondità, trasformare la conoscenza in un concetto utile a vivere e interpretare la vita, adattarsi velocemente ai cambiamenti è il forse il primo punto del perché il Mondo ci sta portando sempre più verso l’importanza dell’IB Curriculum.
Partendo dalla coltivazione dell’orto, da un laboratorio, da un oggetto o da un fatto, la mente corre veloce ma non soltanto quella. La sensazione netta è che qui gli allievi siano proiettati in avanti, che sta stiano preparando a fare da grandi un lavoro che ancora nemmeno esiste.
L’obiettivo non è trasferire nozioni, ma dotarli di uno “zaino di attrezzi”, concetti e strumenti utili da portare sempre con sè, per affrontare la vita dovunque nel mondo: comunicando in più lingue, essendo open-minded, collaborativi, curiosi, interessati e, soprattutto fortemente aperti ai cambiamenti.
Le competenze scolastiche qui sono acquisite con naturalezza e sono affiancate alle importanti capacità critiche e di indipendenza utili, in particolare, in momenti di cambiamento come quello che stiaamo vivendo.
La priorità di investire nell’istruzione
Se abbiamo imparato qualcosa dalla crisi è che dobbiamo dare più valore a ciò che conta davvero: il sapere.
Abbiamo cominciato a sfoltire le priorità e l’istruzione è forse rimasta salda al primo posto. Un elemento fondamentale, che rimarrà a lungo per noi e per i nostri figli, che saranno gli uomini di domani.
Forti di capacità e competenze migliori i ragazzi avranno più possibilità di trovare lavoro, potranno ricorrere a metodi di produzione più efficienti e sapranno adeguarsi al progresso, che corre altrettanto veloce.
Non solo, con l’istruzione si formano le conoscenze e l’atteggiamento necessari per far progredire la ricerca in tutti campi, per cambiare il presente in meglio.
Ambiente protetto e green
Entrando oltre il cancello degli oltre tre ettari di Parco Naturale della collina di Monte Mario, dove ha sede la Rome International School, ci si rende conto subito che lo spazio verde è parte integrante del progetto educativo.
E’ uno scrigno didattico ed esperienziale da scoprire, da esplorare che si presta allo studio di molti argomenti, a svariati approfondimenti.
Basta vedere gli allievi all’opera, per capire che non si tratta di semplici passeggiate educative fuori dalla classe, ma di vere e proprie lezioni all’aperto. Immersi in una Natura che diventa contesto, ma anche oggetto di studio, risorsa educativa, foriera di curiosità e apprendimento.
Un luogo sicuro rispetto alla trasmissione del virus e, al tempo stesso, a misura di bambino, capace quindi di nutrire continuamente la curiosità di chi lo attraversa.
Un sogno ricco di fantasia e emozioni, ma anche fondato su un livello didattico elevato e molto apprezzato dalle migliori Università.
Lo stimolo giusto, in tempi nei quali gli stimoli sembrano perdersi dietro ai cancelli chiusi.
Come e quando approfondire
Per approfondire tutti i temi non basterebbe certo un mese e la Rome International School è un luogo che va visitato personalmente.
Intanto il primo passo, come dicevamo, è l’Open Day virtuale previsto per Giovedì 18 Marzo alle ore 13.00 con il plus della presenza di Mr Graham Thompson Headteacher, che ci fornirà gli spunti giusti per riflettere sulla didattica che porta al futuro.
Qui tutte le info per registrarsi.
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Post realizzato in collaborazione con Rome International School