Già al nido s’impara a ragionare con il pensiero computazionale

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Se scegliere asili nido e scuole dell’infanzia a Roma può sembrare complicato, di buono c’è, che in ogni parte della città l’offerta è ampia, anche per qualità. Ecco tre realtà, che quest’anno mettono uno strumento in più nella valigia degli attrezzi dei più piccoli: il pensiero computazionale.

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L’introduzione al pensiero computazionale fin da piccolissimi e attraverso il gioco è lo sfondo integratore, che quest’anno accomuna il progetto psico- educativo di tre nido e scuole dell’infanzia romane:  una nel quartiere Parioli – Aquanienekids, una nel quartiere Ardeatino – KLC School ed una nel quartiere Eur – A me mi piace.

Quello che sembra un parolone è considerato la quarta abilità di base per chi è nato in questo millennio. Oltre a leggere, scrivere e far di conto, i bambini oggi devono saper ragionare con la marcia in più del coding.

Da mettere fra le migliori definizioni di creatività immaginabili, sarà utile quando, da grandi, dovranno realizzare un’idea o risolvere un problema.

Tradurre le proprie idee in una “lingua informatica” ha grandi poteri sulla capacità di approcciare i problemi in modo strutturato, usando astrazioni per rappresentare alcuni concetti. Con l’aggiunta di curiosità, entusiasmo, stupore e scoperta.

Emozioni che proprio in questa “Era Digitale” sembrano fuggire più di mano.

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Una nuova parte del mondo

Il nuovo alfabeto, preso in prestito dalla programmazione informatica, è indipendente dall’uso delle tecnologie e per questo è ideale anche per i più piccoli.

Non significa, infatti,  spingere i bambini a pensare come un computer, ma piuttosto entrare nella logica del computer, apprendendo le parole chiave per plasmare in modo creativo il loro futuro.

Esattamente come i lego o i pennarelli, del mondo Nuovo.

Capire, smontare e affrontare la realtà da un angolo diverso e poterlo fare giocando  ci sembra essere la marcia in più    per chi frequenterà le scuole che abbiamo visto.

Le palestre per i bambini da zero a sei anni

Siamo all’Aquanienekids ai Parioli, alla KLC School nel quartiere Ardeatino e all’A me mi piace all’Eur.   Tre diverse scuole,  aperte 12 mesi l’anno, in varie zone della città,  con un unico sfondo integratore e un’unica proposta psico-educativa.

Accanto al pensiero computazionale, il modello psico-educativo utilizzato e che le accomuna  è proprio basato sul Life Skills Education.

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Un metodo di grande valore, con al centro una visione sistemica del bambino, che insiste sul suo benessere,  proprio attraverso la costruzione delle “abilità per la vita. Una direzione chiaramente non diversa da quella indicata dalla nostra “quarta abilità”.

Dire, fare e pensare nel modo più naturale che ci sia, perchè quando si punta sulle competenze dei bambini è sempre e comunque vincente.

Nella sala di regia di questa nuovo approccio e sostenitrice delle enormi potenzialità c’è Perla BocacciniPsicologa e Psicoterapeuta, Specialista in Psicologia della Salute.

E non è certo un caso che lo sport, lo spazio fisico ed il bilinguismo siano, da oltre 15 anni,  gli altri pilastri del progetto educativo di tutte le sue scuole.

l pensiero computazionale è dunque la novità, ma anche l’approccio più naturale che ci sia, per queste tre realtà che, sulle competenze dei bambini,  da sempre puntano come  lo sport e il bilinguismo.

Sullo sfondo c’è sempre anche un lavoro di squadra, dove al traguardo, alla fine del percorso a sventolare la bandiera a scacchi contribuiscono  tutti, anche i genitori.

Post realizzato in collaborazione con KLC School, Aquanienekids e A me mi piace

CONTATTI:

http://www.klcschool.it/our-center

http://www.aquanienekids.com

http://www.amemipiace.it/andareallasilo