10 cose da fare a New York con i bambini
Visitare New York con i bambini è un po’ come sentirsi catapultati al centro del mondo, un’esperienza che riempie il cuore di sorprese e di emozioni.
Un viaggio nella città che non dorme mai è una scoperta continua che lascia sempre a bocca aperta: la metropoli più dinamica e multiculturale del mondo entusiasma grandi e piccini, un viaggio nella Grande Mela è un ricordo che resterà nella vita.
Questo periodo di Natale a New York è momento più bello dell’anno: la città si accende come il paese delle meraviglie, con musica, alberi e luci di Natale ovunque, uno spettacolo davvero incredibile da vivere con la famiglia.
New York è un immenso parco giochi per i bambini di tutte le età. Con musei di fama mondiale, un enorme parco, teatri con spettacoli emozionanti, ristoranti family friendly, incredibili Zoo e attrazioni di ogni tipo, i piccoli non avranno molto tempo per annoiarsi in città e forse la sera, entusiasti, crolleranno dal sonno (risolvendo rapidamente il problema Jet lag).
Girare per Manhattan con il passeggino al seguito è molto più facile di quanto si possa immaginare: la maggior parte dei marciapiedi hanno le rampe e molte stazioni della metropolitana hanno gli ascensori. In alternativa, per prendersela comoda da veri NewYorkesi, salire sul taxi con bimbi e passeggini in questa città è assolutamente normale.
La lista dei posti family friendly da visitare a New York sarebbe infinita, ma avendo a disposizione un lungo weekend e viaggiando con i bimbi al seguito, inevitabilmente è necessario fare una selezione, per godersi solo il meglio, per tutta la famiglia.
Ecco alcuni suggerimenti su dei luoghi a me cari, da esplorare con la tribù alla scoperta della Grande Mela:
Con le 130 specie animali che lo popolano, questo è il luogo ideale per far scoprire la fauna selvatica ai bambini in un ambiente divertente e interattivo: leopardi delle nevi, pinguini, foche, orsi, scimmie e tanti altri animali faranno vivere ai piccoli un’avventura indimenticabile.
Children’s Museum of Manhattan
Una visita a New York con i bambini piccoli, non può prescindere da una tappa in questo Paradiso dedicato ai minori di 6 anni. E’ un grandissimo playground al coperto, mostre, spettacoli, laboratori e giochi distinti per età. Qui i bambini tra le tante attività proposte che cambiano di continuo, potranno entrare nel corpo umano, condurre una nave, dipingere con l’acqua e scoprire come vivono i loro coetanei in altri paesi.
American Museum of Natural History
Questo meraviglioso museo in grado di appassionare grandi e piccini, per le sue enormi dimensioni non può essere visitato in un’unica giornata: planimetria alla mano, conviene fare una selezione delle esposizioni che possono interessare di più la famiglia, per assaporarle senza fretta. I dinosauri sicuramente sono la più grande attrazione, ma anche la gigante balenottera azzurra, gli elefanti africani o l’Hayden Planetarium: una sfera di oltre 25 metri di diametro che come in un sogno riproduce l’universo con le sue nebulose, le galassie, i pianeti e le costellazioni.
Forse non è proprio il luogo adatto dove andare nel periodo natalizio (specialmente se soffrite di agorafobia) ma una visita in uno dei più grandi negozi di giocattoli al mondo è un’esperienza (a proprio rischio e pericolo) da regalare con generosità ai bambini: ve ne saranno grati, questo è sicuro.
Ad accoglierli, oltre ai giocattoli di ogni tipo, ci sarà un T-Rex a grandezza naturale, SuperMan che vola, una Barbie gigante, un’enorme ruota panoramica con 14 cabine a tema per esplorare il mondo dei giocattoli e tantissimi giochi interattivi: un programma da far girar la testa, in tutti i sensi! 🙂 Consiglio di sopravvivenza: programmate la visita al mattino in apertura o nel tardo pomeriggio.
Immaginate un mondo pieno di caramelle, con un enorme albero lecca-lecca al centro e tanta di roba dolce dappertutto, incorporata nelle pareti e nelle scale. Non è il set di un film di Disney, ma il Dylan’s Candy Bar, uno dei più grandi negozi di caramelle al mondo, ne ospita oltre 7.000 confezioni. Una visita da fare con cautela con i bambini, ma che li farà sognare, tra una serie infinita di cioccolate e prelibatezze da portar via (si paga a peso).
Mangiare bene a New York non è sicuramente un problema, le opzioni sono davvero infinite e non si rischia di lasciare i pancini affamati a stomaco vuoto.
Ecco alcuni dei miei posti preferiti, se si viaggia con i bimbi al seguito:
Non è un posto a caso: ogni settimana migliaia di newyorkesi affollano questo locale famoso per i migliori pastrami sandwich della città, enormi sandwich di manzo e/o tacchino confezionati senza prodotti chimici o additivi. Per me la reale sorpresa del menu (oltre alle classiche crocchette di patate, buonissime) è la vera cheesecake newyorkese, una delizia!
Basato sul classico racconto di Alice nel paese delle meraviglie, Alice’s Tea Cup è un locale magico dal cibo delizioso, ideale per la colazione e il brunch, dove è possibile anche acquistare accessori per fate e maghetti. Il cappellaio matto, la principessa Alice e la principessa fatata sono alcuni degli intrattenimenti a disposizione dei piccoli ospiti.
Tutta la settimana in questa catena di ristoranti (ce ne sono 6 a Manhattan) i bambini possono mangiare gratuitamente, se un adulto acquista un pasto completo. L’arredamento è rustico, l’atmosfera rilassata e a disposizione dei piccoli ci sono tanti giochi. Il Kids Menu offre bocconcini o alette di pollo, hamburger, hot dog, formaggio e gelati.
Il posto ideale dove mangiare bene con i bambini al seguito. Serve piatti tradizionali bistrot, dalla mattina a colazione fino a sera tardi per cena. Offre un ottimo menu francese, e pane e dolci freschi fatti in casa.
Un’ ottima alternativa per accontentare tutta la famiglia è anche l’ottima cucina asiatica di Kelley&Ping, quasi un’istituzione a SoHo. Per i bambini, che dal lunedì al venerdì qui mangiano gratis quando un adulto ordina un antipasto, c’è un’ampia varietà di pasta e piatti wok.
Buon viaggio a New York con i bambini!
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Post in collaborazione con Il Gufo, pubblicato per la prima volta il 22 Dicembre 2015 su Il Gufo Magazine