L’Elba in autunno: il nostro lungo weekend senza rinunciare a nulla
Attività, cultura e divertimento per i bambini ma anche per i genitori, tra le meravigliose sorprese che regala una visita all’Elba in autunno. In questo período l’isola profuma di uva e di autentico, lasciando a boca aperta per quanto è bella e varia.
Boschi secolari, borghi antichi e arroccati, miniere e archeologia industriale, in una delle mete più amate delle vacanze estive, che fuori stagione diventa magica, per darsi ancora di più.
Un fine settimana all’insegna del benessere personale attivo, il “well being”, quello che unisce la rigenerazione fisica emozionale, mentale, sociale e spirituale.
Primo giorno: fino al cuore della terra
Tappa fondamentale per comprendere fino in fondo l’Elba è addentrarsi fino al cuore della terra, visitando le zone minerarie.
Oggi le miniere elbane, si presentano come straordinari resti di archeologia industriale, scolpite dai raggi del sole, in un territorio “che brilla” a strapiombo su un mare splendido.
Ma hanno costituito per una vita la base economica dell’Elba e testimoniano ancora il lavoro faticoso e umile che ha coinvolto i suoi abitanti per almeno tremila anni.
Ed è próprio dal paesino di Rio Marina, sulla costa orientale e dalla visita Museo dei Minerali dell’Elba e dell’arte Mineraria, che inizia il nostro insolito percorso alla scoperta dell’isola.
L’edificio, che oggi ospita il museo, era la sede direzione della Società Concessionaria delle Miniere dell’Elba. Qui si possono ammirare la pirite, l’ematite, l’elbanite, il quarzo e la magnetite.
Per i bambini il pezzo forte è l’escursione in trenino al Parco Minerario a cielo aperto di Rio Marina, la più antica miniera dell’Isola d’Elba. Per noi grandi la suggestione e l’emozione non è da meno.
Un salto a picco in un mondo sconosciuto, ma nemmeno troppo lontano nel tempo, circondati da un paesaggio lunare e accompagnati dal racconto prezioso delle guide a nostra disposizione. (Per prenotare l’escursione +39 0565 962088)
Non vi dico l’eccitazione dei bambini, che muniti di piccone e martello si sono improvvisati minatori in erba, facendo a gara tra chi sarebbe diventato il più ricco cavatore di pietre preziose.
In realtà il tesoro che viene dato loro è la possibilità di imparare giocando e non è poco.
La tappa successiva è nel regno della Magnetite, dove fino al 1980 veniva estratto il minerale, con tecniche all’avanguardia per i tempi.
Una visita emozionante, a 5 metri circa al disotto del livello del mare, nella galleria sotterranea della Miniera del Ginevro.
Qui i bambini ed i genitori, muniti di caschetto di sicurezza, possono vedere i vecchi impianti e i tunnel, immaginando ancora polvere, uomini al lavoro e macchine rumorose.
Un recupero delle miniere in chiave turistica, di grande valore culturale per tutti
Un recupero delle miniere in chiave turistica, di grande valore culturale per tutti
Secondo giorno: i borghi e la natura
Il cielo nuvoloso ci ha fato preferire una visita ai borghi, Marciana Marina e Marciana, che si sono rivelate splendide mete.
Pirati, corsari, miti e legende come quella su Barbarossa, ma anche notizie sulla fauna marina, i rapaci o sulle piante caratteristiche si incontrano nelle bellissime storie raccontate dalla nostra guida.
Racconti che sarebbero perfetti per la buonanotte dei bambini e che, invece, in questo contesto vacanziero trasportano grandi e piccini verso lidi lontani e avventurosi.
La prima meta della giornata è Marciana Marina , della quale si nota immediatamente la bella Torre del Porto del tardo Cinquecento, che serviva come avvistamento e difesa della costa settentrionale.
Momento aventuroso per i bambini che si sono lanciati come pirati, appunto, ad un’arrampicata sfrenata sugli scogli sotto la torre.
Proseguendo verso Marciana, il paesaggio naturale e la vegetazione lungo la costa sono splendidi: ulivi secolari ma anche molte erbe aromatiche e piante selvatiche, capperi, rosmarino, finocchietto, maggiorana e ginepro.
Arroccata sulla montagna, Marciana sembra essersi fermata in un tempo lontano e ogni piazzetta o scalinata merita una foto ricordo.
La visita ala Casa del Parco, proprio sotto la Fortezza Pisana è l’occasione per imparare qualcosina sulla fauna marina o sugli antichi mestieri legati al granito e ai boschi di castagno, che ricoprono i fianchi del Monte Capanne.
Come è più facile imparare quando, come qui, tutto è spiegato con il coinvolgimento dei sensi!
Come è più facile imparare quando, come qui, tutto è spiegato con il coinvolgimento dei sensi!
Birdwatching e relax per finire in bellezza
L’Elba è anche il posto ideale anche per fare birdwatching presso la zona delle antiche saline, che si trovano vicino all’Albergo Airone, dove abbiamo pernottato.
La piccola laguna è infatti frequentata dai migratori, che trovano ristoro durante i lunghi spostamenti, specialmente nei periodi autunnali. Per i bambini è un’esperienza straordinaria da vivere col naso all’insù e in religioso silenzio, immaginando dietro a quei voli storie incredibili.
Tutto questo mentre e mamma e papà in hotel si concedono il relax delle terme.
L’albergo è infatti inserito nel Parco Termale dell’Isola e si accede all’area benessere attraverso una passerella che è costruita praticamente sul mare.
Se vi trovate da queste parti fate un salto all’Agriturismo Monte Fabbrello, azienda agricola dove è tutto di produzione propria: dall’olio, alla pasta e i salumi.
Raggiungere e lasciare l’isola per tornare a casa è semplicissimo.
Dista solo 10 chilometri da Piombino, da dove si raggiunge comodamente in un’ora di traghetto. Si può arrivare anche più velocemente, con l’aliscafo o con le moderne navi veloci. Noi abbiamo viaggiato Moby, un servizio eccellente con tanto di playground per intrattenere i più piccoli durante la traversata.
Grazie a VisitElba IT, il consorzio che riunisce gli otto comuni dell’Elba, per averci coinvolto in questa magnifica esperienza all’Elba in autunno!
Torneremo sicuramente prestissimo!
Torneremo sicuramente prestissimo!
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Post realizzato in collaborazione con VisitElba IT
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