Con i bambini al Giglio Bianco: il posto del cuore di Susanna Tamaro
Esiste un legame molto forte tra il mondo che Susanna Tamaro vive e quello di cui scrive nei suo romanzi. Per scoprirlo, basta uno sguardo d’insieme, una volta arrivati sulle colline di Porano a cinquecento metri di altitudine, fra Orvieto e il Lago di Bolsena.
Qui c’è un nido, circondato da un panorama mozzafiato, che più di ogni altro esprime l’idea di accoglienza e ospitalità. E’ il podere del Giglio Bianco, un meraviglioso agriturismo, dove lei vive tra terre, prati, animali e tanti amici. Dieci ettari di natura e paesaggi d’incanto, con quattro grandi appartamenti indipendenti e accessoriati per gli ospiti, e spazi comuni, dove i bambini possono scorrazzare liberi, tra gli animali e i grandi alberi descritti tra le righe dei suoi romanzi. E ancora una piscina di acqua salata con cascata, un pascolo di mucche, coltivazione di erbe mediche e fiori e tantissime arnie per le api. E, in mezzo, ricavato da un’ex serra, una spaziosa palestra al coperto per stage di yoga o la pratica delle arti marziali orientali e di altre discipline.
In più c’è lei, che comunica subito calore e amicizia, svelando il segreto del suo rapporto entusiasmante con il Giglio Bianco, che ci ricorda il titolo del suo romanzo più famoso. Si, perché crescere senza l’amore per la natura non può indirizzare “dove ti porta il cuore” ed è importantissimo recuperare questo valore e insegnarlo in modo concreto ai nostri bambini. Un progetto di vita parallelo e in sintonia con quello letterario, che coltiva con impegno attorno a questo nido magico, dove scrive e dove accoglie i turisti, che vengono qui per godersi un momento di relax totale e un po’ di Umbria, come abbiamo fatto noi.
Per noi in realtà sono stati due giorni intensissimi dal punto di vista interiore, scanditi dai ritmi e dalle abitudini della vita bucolica, in una dimensione quasi irreale. Un modo semplice di trascorrere tempo di qualità in famiglia, a stretto contatto con la tranquillità della campagna, lasciandosi intrattenere dalla possibilità di seguire anche attività legate alla terra.
Coltivare l’orto, piantare, innaffiare, osservare stupiti il meraviglioso mondo delle api. Tutto in un clima molto costruttivo, che aiuta a diventare grandi, rispettando l’universo e perché no, adottando un rapporto più consapevole col cibo. Poi si sa, la pratica, in molti casi, vale più di tante raccomandazioni.
Sempre con la voglia di riscoprire tesori nascosti, abbiamo portato i bambini ad assistere al Corteo itinerante del Corpus Domini, in programma in serata nella piazza di Porano. Un regalo originale per i più piccoli, trasportati a metà strada tra la fiaba e la storia. Per noi la bellezza indiscussa di una tradizione religiosa così sentita, che si rincorre tra il passato e il presente dell’Umbria.
Un’esperienza unica, una ventata di aria buona, che è arrivata dritta nei nostri cuori, lontana mille miglia dalla quotidianità, che per mille e un motivo ci troviamo a vivere. Siamo tornati con qualche risposta in più, semplice ma autentica.