In Scozia con i bambini: un itinerario family friendly

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Paesaggi solitari mozzafiato che si estendono senza fine su terra, mare e isole.

Loch scintillanti che riflettono colori imprevedibili e mutevoli del cielo.

Boschi incontaminati, un’eccezionale fauna selvatica ma soprattutto un verde accecante, che si propaga praticamente ovunque.

Tutto questo, accompagnato dalla calda ospitalità, l’ottima cucina di mare e un numero esagerato di castelli che si ergono a sorpresa in contesti straordinari, rende un viaggio in Scozia con i bambini un’esperienza davvero indimenticabile.

Nonostante le sue piccole dimensioni, la Scozia ha tantissimo da mostrare ed è una destinazione molto amata, specialmente in estate, quando le temperature sono più miti.

Proprio per questo un viaggio in Scozia con i bambini non può essere organizzato last minute, ma va programmato con un certo anticipo scegliendo bene le tappe, in base al tempo utilizzabile.

Per riuscire a godersela senza fretta (il che con i bambini è a dir poco fondamentale), l’ideale sarebbe avere a disposizione un paio di settimane.

Il nostro itinerario è durato 18 giorni, ma confesso che a fine viaggio qualche tappa l’avrei evitata, per fermarmi un po’ di più nei luoghi che ci hanno letteralmente conquistato.

itinerario in scozia con i bambini

Il motivo principale sono le condizioni meteo: in Scozia il tempo è del tutto imprevedibile, ed anche in estate piove spesso.

Se si programma la permanenza in un posto per solo un paio di giorni, c’è il rischio di non riuscire a visitarlo come si deve, perché con i bambini chiaramente è impensabile camminare a lungo sotto la pioggia (seppur quasi sempre leggera).

Un altro motivo è la rete stradale: nelle zone più remote, ma effettivamente più belle della Scozia, la maggior parte delle strade sono in ottime condizioni, ma sono molto strette e a corsia unica, permettendo il passaggio di un solo veicolo alla volta.

Il che significa che più volte durante il tragitto, quando s’incrociano altre auto, bisogna accostarsi nei così detti “passing place” laterali, creati appositamente lungo il percorso. Di conseguenza quando si calcolano i tempi di percorrenza da una tappa a un’altra, bisogna tener conto che per fare 100Km in alcune zone possono essere necessarie anche più di 3 ore!

Fondamentale la scelta dell’auto da affittare, noi ci siamo affidati a Auto Europe, un’azienda che ha un’esperienza di oltre 60 anni, con ottimi prezzi e soprattutto una grande flessibilità (con ritiro e consegna in città diverse).

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Per riuscire a vedere il più possibile, noi siamo arrivati in Scozia volando su Edimburgo e l’abbiamo lasciata ripartendo da Glasgow.

Se il tempo a disposizione non è tantissimo consiglio in ogni caso di non fermarsi a lungo in nessuna delle due città, in quanto per assaporare la vera Scozia bisogna addentrarsi nel cuore, puntando sicuramente alle Highlands e alle isole.

Se si ha intenzione di visitare il Castello di Edimburgo, per evitare le lunghissime file ed assicurarsi l’entrata nell’orario desiderato, la cosa migliore è acquistare i biglietti online.

Preparatevi comunque ad affrontare la visita in compagnia di centinaia di turisti: questa fortezza, al contrario dei tanti meravigliosi castelli sparpagliati per la Scozia, è costantemente presa d’assalto!

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La visita dura circa un’ora e mezza, e una volta terminata, consiglio un salto al Museo “Camera Obscura and World of Illusion”, 5 piani all’insegna della magia e delle illusioni di ogni tipo: i bambini si divertiranno come matti!

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Una volta lasciata la capitale, ci siamo diretti verso nord, direzione Stonehaven, un delizioso villaggio di pescatori con un porto pittoresco, dal quale con una passeggiata di 45 minuti si raggiunge lo straordinario Dunnottar Castle.

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La tappa successiva è stata Inverness, il nostro primo contatto con le Highlands.

Qui un must è l’itinerario in automobile intorno al famigerato Loch Ness, il lago della legenda del mostro, soprannominato anche Nessie.

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Per fare il giro completo senza fretta ci vuole una giornata intera, tenendo conto che ci si fermerà sicuramente all’Urquhart Castle, che si erge lungo le sponde e che merita una visita.

Al termine del tour, prima di rientrare a Inverness, consiglio una sosta al Dores Inn, un meraviglioso pub di campagna con una splendida vista sul lago.

Qui si può sorseggiare un aperitivo al calar del sole, godendosi lo spettacolo dei mutevoli colori del Loch.

Lasciati questi luoghi ci siamo diretti più a Nord, addentrandoci ancora di più nel cuore della Scozia, nelle Highlands Nord Occidentali, direzione Gairloch, un insieme di paesini incantevoli che si trovano intorno all’omonimo Loch.

Noi ci siamo fermati in una guest house a pochi passi dal porto, un’ottima base per le escursioni in barca alla ricerca di balene e delfini, ma anche per visitare l’Inverewe Garden, uno splendido giardino botanico pieno di piante e fiori dai mille colori.

itinerario in scozia con i bambini

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Questa zona è anche un ottimo punto di partenza per percorrere la cosidetta “scenic route”, la strada costiera che arriva fino ad Applecross, che custodisce e regala a chi la percorre dei panorami a dir poco mozzafiato.

itinerario in scozia con i bambini

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Prima di raggiungere la nostra tappa successiva, la meravigliosa Isola di Skye, da Applecross ci siamo avventurati per la famosa Bealach na Ba, una strettissima strada di montagna vietata ai camper (e a tutte le auto in caso di vento) che custodisce il più lungo tratto in salita di tutta la Scozia e forse i suoi panorami più spettacolari.

Dopo aver percorso un paio di tornanti che si affacciano su strapiombi incredibili, siamo scesi rapidamente a valle, in direzione Kyle of Lochalsh, dove si trova lo Skye Bridge, il ponte che conduce all’omonima e incantevole Isola di Skye.

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Se si hanno a disposizione solo pochi giorni per visitare la Scozia, penso che si debba puntare direttamente su quest’isola, per godersela senza fretta, scoprendone lentamente i suoi straordinari paesaggi.

Noi abbiamo scelto di alloggiare nella parte settentrionale, la Penisola Trotternish, la zona più affascinante e più tranquilla di tutta l’isola, a poca distanza dal porto di Uig.

Arrivati qui sembra di stare fuori dal mondo, una sensazione di pace incredibile.

Cielo, terra e mare si estendono ovunque senza ostacoli, confondendosi tra loro in un mix di colori straordinari, nel silenzio, rotto dal cinguettio degli uccelli o dallo scampanellio di qualche gregge lontano.

Tanti sono qui i percorsi di montagna a portata di bambini, dentro o fuori dallo zaino. Quest’anno Ascanio si è lanciato nel suo primo vero family-trekking, una passeggiata di circa un’ora che ci ha portato al Rubha Hunish, il punto più a Nord di tutta l’isola, dove il punto di osservazione della guardia costiera è stato trasformato in una sorta di rifugio panoramico.

Non scorderò mai la sua soddisfazione enorme una volta preso in mano il binocolo, all’arrivo in vetta, non lo lasciava più!

Altre camminate imperdibili sono quella che conduce alla base dell’Old Man of Storr e  quella che porta alla formazione rocciosa del Quiraing, entrambe nella Penisola Trotternish.

Una volta lasciata la nostra meravigliosa isola di Skye ci siamo diretti nuovamente nel cuore delle Highlands, destinazione Glen Coe, il più famoso “glen” della Scozia (Il glen è una valle profonda e a forma di “U”).

E’ una delle località più scenografiche del Paese, tant’è che è stata scelta come set cinematografico per capolavori come Braveheart, Harry Potter, Skyfall, Rob Roy, e tanti altri.

Proprio grazie alle abbondanti piogge che non abbandonano mai queste terre, in estate la valle si accende di un verde accecante, interrotto da un’infinità di corsi d’acqua e cascate praticamente ovunque.

Una premessa importante: se si desidera visitare le Highlands (con o senza i bambini) soprattutto in estate, bisogna prepararsi all’incontro ravvicinato con i moscerini, i così detti midges, tipici di queste zone.

L’unico rimedio realmente efficace e non tossico (totalmente naturale) si chiama Smidges ed è prodotto da un’azienda locale, ma può essere acquistato anche online prima della partenza.

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Tantissime sono le attività e gli sport organizzati in questa zona che è il paradiso del trekking e dell’escursionismo, con percorsi di tutti i livelli e tanti, anche qui, a portata di famiglie con bambini.

Per riposarsi poi dopo le lunghe giornate trascorse a passeggiare, una vera chicca è un trattamento olistico da Claire Mc Arthur a North Ballachulish: ci ha rimesso letteralmente in sesto! (per contattarla: mcarthur.claire@btinternet.com).

La sistemazione che abbiamo trovato qui era a dir poco favolosa: uno chalet che affacciava proprio sul Loch Leven, con una vista magnifica sulla valle e sul Ben Nevis, la montagna più alta delle isole britanniche.

Tappa obbligata se si viaggia con i bambini è sicuramente Fort William, da dove parte il famosissimo Jacobite Express, meglio noto come Hogwarts Express, il treno a vapore di Harry Potter che corre andata e ritorno fino a Mallaig, attraversando luoghi storici tra i più suggestivi della Scozia.

Per assicurarsi il viaggio nella data desiderata è necessario però prenotare in anticipo online, in quanto i posti vanno a ruba!

Lasciate le Highlands ci siamo diretti più a Sud, puntando per l’isola di Mull, ultima tappa del nostro viaggio prima del rientro in Italia.

Dopo un veloce passaggio per la tranquilla cittadina di Oban, da qui ci siamo imbarcati destinazione Craignure (occhio: non pensate di fare il biglietto last minute perché c’è il rischio di rimanere a terra, soprattutto in estate, quindi meglio acquistarli online).

Una volta sbarcati su Mull, ci siamo diretti verso Fionnphort, da dove partono i traghetti per l’isola di Iona.

Abbiamo alloggiato qui, in una meravigliosa guest house immersa nel nulla, gestita da una giovane coppia di ragazzi che ci ha sommerso di consigli per visitare questa splendida isola.

Credo che questa sia stata la parte più bella di tutto il viaggio: l’isola di Mull è a dir poco splendida, uno straordinario contrasto di colori tra terra e acqua, spiagge di sabbia bianca, rocce di granito rosa e colline di un verde sempre più acceso che affiorano sul mare.

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L’isola di Iona va assolutamente visitata ed è un gioiellino, con spiagge nascoste dai colori caraibici. Noi per mancanza di tempo siamo stati in giornata, ma la prossima volta che torneremo da queste parti (e lo faremo di sicuro!) ci fermeremo di più per godercela fino in fondo, senza la fretta di dover ripartire.

Il nostro volo di rientro in Italia era da Glasgow, ma abbiamo deciso di non visitarla, per restare fino all’ultimo immersi nel verde e nel silenzio della natura.

Abbiamo trascorso la notte in una favolosa guest house a Balmaha, nel cuore di Loch Lomond, il loch più grande di tutta la Gran Bretagna, tanto amato dai cittadini di Glasgow in quanto dista dalla città solo 30 minuti.

La nostra ultima cena scozzese è stata proprio qui, nel “pub” The Oak Tree Inn di proprietà della guest house, ed è stata una delle migliori.

Un ottimo modo per dire a questa magnifica isola:

see you soon!

Post realizzato in collaborazione con Il Gufo, pubblicato per la prima volta il 20 Settembre 2017 su Il Gufo Magazine

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About the Author

Priscilla Galloni

Co-founder & Head of Marketing of Family Welcome. blogger. web designer. illustrator. market analyst. geek. mom.