New York con i bambini: il nostro viaggio alla scoperta della Grande Mela

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Era da molto tempo che promettevo ai Giacomo e Viola di portarli a conoscere la città che più ha influenzato la nostra vita da ragazzi. E che ancora di più oggi, ai tempi di Internet, detta legge in ogni settore.

Finalmente, grazie ad una serie di circostanze positive, ce l’abbiamo fatta. Io ed i bambini, per la prima volta insieme noi tre da soli in un volo intercontinentale.

Questo viaggio è stata un’esperienza meravigliosa, una scoperta continua e tante forti emozioni.

Inannzi tutto abbiamo avuto la fortuna di poter soggiornare a casa di Anna, una mia amica dei tempi del liceo, che da alcuni anni si è trasferita nel New Jersey, a soli 10 minuti di treno da Manhattan. I nostri figli si sono subito trovati bene tra loro e sono diventati inseparabili.

A dire il vero, non abbiamo pianificato un granchè. L’obiettivo era riuscire a vedere il più possibile, chiaramente considerando i tempi dei piccoli.

Ma la vera svolta che ci ha consentito di visitare le attrazioni di New York, salvando tempo e denaro, è stata senza dubbio Musement e il suo New York Explorer Pass.

E’ una sorta di biglietto aperto che da la possibilità di scegliere tra tantissime attività senza code alle biglietteria e bambini che strepitano. Noi abbiamo scelto il pass con 4 attrazioni ma è possibile sceglierne anche solo 3 o di più, per arrivare fino a 10, a seconda del tipo di viaggio e della durata pianificata.

Il servizio di Musement è ottimo per le famiglie, anche perchè permette di risparmiare notevolmemte sul prezzo delle singole attrazioni. Comprando i biglietti in loco, avremmo speso molto di più.

Ecco cosa abbiamo scelto per i nostri giorni a New York con i bambini.

La nostra prima giornata è stata dedicata alla scoperta di Midtown.

Prima tappa, ovviamente, l’Empire State Building: il grattacielo più alto dopo la caduta delle torri gemelle, fino alla costruzione di One World Trade Center.

Il nostro New York Explorer Pass ci ha evitato una lunga coda e siamo saliti subito in ascensore.

Alla velocità della luce siamo arrivati al primo punto di osservazione all’aperto, all’86° piano. La vista, sebbene la giornata non fosse proprio delle migliori, ci ha lasciato senza fiato. Giacomo e Viola, con gli occhi sgranati, continuavano a trasalire e non smettevano mai di  fotografare il panorama.

La vista su tutta la penisola, gli stati confinanti ed infine la Statua della Libertà! Un sogno che diventa realtà per i miei bambini, che dal primo giorno si sono innamorati di questa straordinaria città.

Da lì ci siamo spostati verso Sud, su Broadway, per una bellissima passeggiata tra alcune delle più belle piazze di Manhattan, alla ricerca di playground.

Prima tappa, a Madison Square Park. Qui abbiamo pranzato dall’ottimo Shake Shack con un’immancabile gourmet burger e patatine.

Proseguendo sulla Broadway, ci siamo fermati ad amminare il Flatiron Building, fino ad un’altra sosta Union Square. Qui il parco giochi è enorme e diviso per fasce di età. I bambini avrebbero continuato a giocare all’infinito con i loro nuovi amici appena conosciuti!

Abbiamo fatto un salto da DSW, un grande negozio specializzato in scarpe scontate, soprattutto sneakers per i bambini a ottimi prezzi. La vista sulla piazza, da non perdere, merita sicuramente degli scatti.

E siccome non ci stanchiamo mai, abbiamo proseguito per Washington Square Park. Una piazza dalla lunga storia che ha ospitato comizi e dibattiti politici. Non da ultimo Obama ha visto qui consacrare il suo successo alle Presidenziali.  Chiaramente i bambini hanno approfittato del bellissimo parco giochi.  E anche qui nessuna fatica ad entrare in contatto con i coetanei locali, simpatici e molto aperti.

La seconda giornata è stata dedicata allo skyline di Lower Manhattan. In particolare, il National September 11 Memorial.  

La maestosità di questa zona, completamente ricostruita dopo gli attacchi, è il simbolo non solo della memoria, ma anche della grandezza e potenza degli Stati Uniti, che non si sono lasciati sconfiggere.

La torre più alta, il One Word Trade Center rappresenta la rinascita, la determinazione e la resilienza di NY e dell’intero Paese.

E’ stato difficile accompagnare i bambini in questo percorso, tra le due piscine che si trovano sulle basi dove sorgevano le Torri Gemelle e che riportano incise nel marmo i nomi di tutte le vittime ed i 400 alberi piantati in loro memoria.

Abbiamo usato il nostro New York Explorer Pass per entrare al Memorial Musem, anche qui superato la fila chilometrica, senza alcuna difficoltà.

Dentro il museo abbiamo ascoltato la storia degli attacchi e di come gli edifici sono crollati.

Sono conservati anche alcuni pezzi dei pilastri delle torri a testimonianza di quanto accaduto. Le storie delle vittime, con i loro ricordi ed i racconti dei parenti strazianti hanno colpito tutti noi. Ed io stesso ho realizzato da vicino, ancora più di prima, quanto accaduto.

L’Oculus di Calatrava è l’ennesima conferma della rinascita.

Merita sicuramente un passaggio anche al suo interno, dove si trovano negozi di lusso e, al piano inferiore, la stazione dei treni e della metro.

A grande richiesta di Giacomo e Viola, abbiamo poi deciso di dedicare un’intera giornata a una gita in bicicletta, attraversando Central Park.

Abbiamo affittato le bici usando il nostro New York Explorer Pass, le abbiamo ritirate appena fuori dal parco.

E da lì la gioia!

E’ stato faticoso stare dietro ad i bambini che scorrazzavano velocemente sulla pista ciclabile che percorre tutto il parco. Per loro è stata un’esperienza fantastica ed ho fatto davvero fatica ad imporgli delle soste per ammirare le bellezze del parco.

Il lago, Strawberry Fields e Conservatory Waters solo a volo d’angelo, perchè c’era troppa fretta di finire il tour in bicicletta, proprio come i grandi.

Sicuramente tappa d’obbligo, vicino al parco, è l‘American Museum of Natural History.

Anche qui ingresso rapido con il New York Explorer Pass, alla scoperta della storia dei nativi, degli animali che popolano il territorio americano e, addirittura una sezione dedicata alle popolazioni dell’ultimo dei Continenti scoperto dagli europei.

I loro costumi, i loro utensili e le loro imbarcazioni sono stati davvero d’impatto sui bambini, soprattutto grazie al personaggio Vaiana del film Oceania.

Altra giornata che resterà impressa nella memoria di Giacomo e Viola è stata quella della gita alla Statua della Libertà ed Ellis Island.

E’ una delle principali attrazioni di New York e la gente in coda davvero tanta.

Noi l’abbiamo potuta evitare grazie al nostro Pass, ma ci siamo dovuti armare di tanta pazienza per i controlli di sicurezza. Peggio dell’aeroporto!

Ovviamente ne è stra-valsa la pena. La vista di Manhattan dall’Hudson è stata una delle cose più belle dell’intera vacanza.

Arrivati alla Statua della Libertà, abbiamo potuto seguire un percorso con le audio-guide, disponibili anche in italiano e nella versione adatta ai bambini, con aneddoti e storie interessanti.

Finito il giro dell’isola, siamo ripartiti alla volta di Ellis Island, dove sempre grazie alle audio guide, i bambini hanno appreso la storia degli immigrati che arrivavano a New York nei primi del Novecento e che venivano confinati sull’isola prima di ottenere il permesso di proseguire il loro viaggio, alla ricerca di una vita migliore.

Tante le storie che hanno incuriosito Viola e Giacomo, in particolare quelle degli italiani e dei tanti bambini che, con le loro famiglie, erano costretti a lasciare il loro Paese per sottarsi alla povertà.

Non smetterei mai di raccontarvi la nostra esperienza a New York, ricca di scoperte ed emozioni.

Sono tante le cose che abbiamo visto e molte altre quelle che ancora, soprattutto io, avrei ancora voluto vedere.

Mi limito ad accennare quello che abbiamo visto negli altri giorni, perchè sarebbe davvero troppo lungo raccontare ogni dettaglio.

Rockfeller Center: il grattacielo che si illumina ancora di più durante il periodo natalizio con la sua famosa pista di ghiaccio. Non ci siamo riusciti, ma anche qui una vista panoramica spettacolare con Top of the Rock, una terrazza a cui si accede tramite un ascensore di vetro.

Times Square: il cuore elettrizzante, luminosissimo e super effetto wow della città. Personaggi in costume, hot-dog squisiti e gente da ogni dove, in questo lugo che rapprenta l’immaginario dell’America per eccellenza.

Bryant Park: una delle piazze più belle di tutta la città. Con il suo giardino curato, un bistrot elegantissimo, la giostra per i più piccoli. Tante le attività che si svolgono qui durante la giornata: dalle juggling classes al corso di bocce. E’ il posto ideale per una pausa dal traffico e dalla vita frenetica della città. E noi ne abbiamo approfittato.

The High Line: un percorso sopra elevato che segue una vecchia ferrovia, in mezzo al verde e all’arte. Collega le due sponde dell’Hudson e rappresenta un eccellente esempio di trasformazione delle tracce della vecchia città industriale in un luogo più piacevole. Anche qui una vista superlativa sui grattacieli e sull’Hudson.

Notevole l‘Hudson Yard, una struttura avveniristica, su cui si può salire gratuitamente e godere della vista.

E poi ancora il Greenwich Village, il quartiere che ci porta dentro i film di Woody Allen.

Il Meatpacking District, la zona adiacente al’Hudson che sta rubando la scena al Village in fatto di locali cool e vita notturna.

Battery Park:

Il Ponte di Brooklin

Non smetterei mai di raccontare e spero di avere presto l’occasione per tornare in questa città unica e piena di energie.

Ma la cosa che spero di più è di poter continuare a trasmettere ai miei figli la mia passione per Manhattan e per i viaggi alla scoperta del mondo.

New York, see you soon!

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Post realizzato in collaborazione con Musement